Marco Nicolini presenta “Storie di pugili” nel Salotto di Villa Manzoni

Marco Nicolini presenta “Storie di pugili” nel Salotto di Villa Manzoni

“Un giovane autore sammarinese, seguito da oltre 50.000 follower sulla sua pagina Facebook “Nicolini racconta di pugili”, ci porta nel mondo complesso ed affascinante della boxe attraverso le storie di 50 grandi campioni”.

“La vita, in fondo, non è che un succedersi di round: alcuni li perdiamo, altri li vinciamo. Altre volte finiamo al tappeto.

È per questo che i pugili più amati non sono soltanto i campioni invincibili, i trionfatori, ma coloro che alternano momenti di gloria e di sconfitta, che lungo la strada lastricata di sacrifici cercano un riscatto da una vita di ingiustizie.

I pugili sono i veri protagonisti dell’epopea della boxe, e le loro storie rivivono tra queste pagine. I pionieri degli albori che combattevano per fuggire dalla fame, i grandiosi pugili neri e le loro storie di rivalsa, gli immensi campioni e le loro esistenze al limite.
Storie d’altri tempi e storie recentissime, le terribili sconfitte e i grandi trionfi di uomini e donne contagiati dalla febbre del ring.

I più grandi campioni di questo sport sono ritratti sotto il profilo sportivo e umano, e per ognuno vengono riportati curiosità e aneddoti sconosciuti ai più, con una particolare e avvincente capacità di scrittura.
È un libro importante per ogni amante della boxe e per ogni appassionato di letteratura sportiva in generale”.

L’autore si racconta
“Sono nato nella problematica Padova degli anni ’70, crescendo in un quartiere di periferia. Quindicenne, in barca con un ottimo equipaggio della Canottieri Padova, vinsi un campionato italiano giovanile su un kayak a quattro vogatori.
Mi ritrovai, sorprendentemente, a cominciare la boxe in una palestra affollatissima, nulla a che vedere con i locali deserti degli anni successivi. Fu un lungo tira e molla, ma anche il principio di un grande amore.
Ho combattuto pochi anni, sul ring, ma la mia passione per il pugilato è nata negli anni di Hagler e Tyson, quando io e mio padre saltavamo sul nostro divano per le immagini da Las Vegas e la cronaca, unica, di Rino Tommasi.
Scrivo di boxe perché ne vale la pena: il ring trattiene tra le corde le storie che la fantasia di un romanziere faticherebbe ad eguagliare.” 

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