“La maggioranza vuole modificare le leggi a proprio uso e consumo”

“La maggioranza vuole modificare le leggi a proprio uso e consumo”

“Dalla lettura del progetto di legge presentato nei giorni scorsi dalla maggioranza rileviamo come, a distanza di soli 3 anni dalla celebrazione del referendum del 2016, si voglia andare a modificare la norma che riguarda la preferenza unica, tornando al vecchio sistema delle tre preferenze”.

Lo afferma un comunicato congiunto di Rete – MDSI. “Ancora una volta questa maggioranza poco rappresentativa, che a novembre 2016 valeva poco più del 30% dell’elettorato, vuole modificare le leggi a proprio uso e consumo, senza tener conto di quella volontà popolare che continua a calpestare impunemente. Siamo convinti che, con la proposta di modifica, si possa ridare pienamente voce agli elettori stabilendo con chiarezza che in Consiglio debba sedere chi è stato scelto dalla cittadinanza, proprio per rappresentarla.  La rappresentatività, infatti, non è una mera questione di preferenze, singole o triple che siano, poiché si rischia solo di innalzare il valore assoluto senza risolvere il problema alla radice, ovvero quello che in Consiglio siedono parlamentari poco rappresentativi rispetto a coloro che vengono esclusi”. 

“La rappresentatività, al contrario, viene storpiata da un premio di maggioranza che va a sottrarre Consiglieri eletti al primo turno in favore di meri ripescati – aggiunge la nota -. Ci preme sottolineare come da due anni a questa parte, i vincitori del ballottaggio non si siano mai voluti sedere ad un tavolo per discutere della revisione della legge elettorale, nonostante le criticità manifestate dopo la celebrazione del primo turno e nemmeno dopo la bocciatura del primo quesito nell’ottobre dello scorso anno. Chiederci di farlo a pochi giorni dalla celebrazione del referendum appare realmente ridicolo. Il quesito ammesso dal Collegio Garante serve a rimediare ad un’evidente stortura, palesata con l’applicazione del ballottaggio, grazie alla quale una minoranza governa a discapito delle forze che sono maggioranza nel paese. In futuro, questa cosa, non dovrà più ripetersi”.

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