Investe con l’auto due donne e scappa. Automobilista assolto perché è “cieco”
«Macché pirata: non mi sono accorto di niente per via della radio alta e di un mio difetto alla vista». Il giudice accoglie la tesi della buonafede: il giovane era accusato di fuga e omissione di soccorso
ANDREA ROSSINI. Un automobilista riminese di ventitré anni, residente in Valconca, è stato assolto dall’accusa di fuga e omissione di soccorso “perché il fatto non costituisce reato”. Il giovane, difeso dall’avvocato Cristian Brighi, certificati medici alla mano, è stato in grado di dimostrare che la sua condotta non era stata dolosa: soffre, infatti, fin da bambino di una malattia degenerativa agli occhi che riduce sensibilmente il proprio campo visivo. «Non sono scappato, il fatto è che non mi sono accorto di niente: guidavo con la radio ad alto volume e non le ho proprio viste, forse a causa del mio difetto». Il problema si è acutizzato nel tempo: attualmente si traduce in un’invalidità civile dell’o ttanta per cento. È stato dichiarato “cieco parziale”. (…)
Tratto dal Corriere Romagna