Fondi Pensione e Banca CIS, il Governo dica ai cittadini tutta la verità

Fondi Pensione e Banca CIS, il Governo dica ai cittadini tutta la verità

Fondi Pensione e Banca CIS, il Governo dica ai cittadini tutta la verità

È ora di finirla con le riunioni e con gli incontri che escludono le parti sociali e  tengono all’oscuro la cittadinanza. Vogliamo sapere quale sarà la sorte di Banca CIS e dei Fondi pensione.

La tanto attesa trasparenza sulla crisi delle banche, invocata a gran voce da tutta la parte sana del paese, è ancora un miraggio. Da diversi mesi la CSU chiede insistentemente rassicurazioni al Governo sugli oltre 100 milioni di Fondi Pensione allocati in Banca CIS, senza ottenere risposte.

Nel cosiddetto Decreto Salvabanche, approvato all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale, c’è solo una garanzia generica da parte della Eccellentissima Camera, che in realtà non è sorretta da nessuna base economica reale, né tantomeno dà garanzie formali, escutibili e liquide, e che quindi non offre le necessarie rassicurazioni ai lavoratori e ai pensionati, a cui appartengono queste risorse.

Chiediamo inoltre di sapere se i titoli sottostanti (PCT) a garanzia degli stessi Fondi pensione sono effettivamente solidi e fruibili; in tal senso non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta né da parte del Governo, né da Banca Centrale. O se abbiamo avuto risposte, queste sono evanescenti o tendenziose; e ciò può lasciar pensare che questi titoli, se ci sono, forse potrebbero essere stati utilizzati anche a garanzia di investimenti di altri clienti, o magari depositati presso chissà quali depositari esteri… Se così fosse, si configurerebbero i presupposti di una possibile truffa, perseguibile penalmente. In tal senso attendiamo ancora di ricevere informazioni più precise ed esaurienti.

Al contempo continuiamo a chiedere quali prospettive attendono Banca CIS, al termine del periodo di amministrazione straordinaria e del blocco dei pagamenti, periodo prorogato per decreto di altri 90 giorni. Al momento non abbiamo notizie riguardo a possibili ipotesi di rilancio o di cessione ad altri gruppi finanziari, con la forte preoccupazione che la vicenda, vista l’attuale mancanza di soluzioni concrete, si possa concludere con un epilogo drammatico per i depositanti e per i dipendenti.

Abbiamo appreso che il Comitato per il Credito e il Risparmio (organismo formato da quattro Segretari di Stato e dal Direttore di Banca Centrale) si è riunito ieri con tutti i rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione; riteniamo che incontri allargati di questo genere debbano necessariamente coinvolgere anche le parti sociali ed economiche, dato che le tematiche delle banche e dei Fondi Pensioni riguardano strettamente i lavoratori, i pensionati e le imprese. 

Tra le altre cose, siamo venuti anche a sapere che si sta lavorando ad un progetto di legge che ha per oggetto la gestione delle crisi bancarie; provvedimento che, presumibilmente, dovrà riguardare innanzi tutto Banca CIS, dato che si tratta della situazione più urgente e attuale.

Al tempo stesso, circolano notizie su una prossima riunione in seduta segreta della Commissione Finanze con il Commissario straordinario di Banca CIS e con la dirigenza di Banca Centrale, in cui dovrebbero essere illustrate le risultanze dell’amministrazione straordinaria. Se così fosse, riteniamo che non sia più il tempo di tenere nulla segreto e di iniziare veramente una politica di massima trasparenza e di condivisione con tutte le forze sociali. Non ha senso tenere nascosta la situazione del paese, sottolineando che gli unici cespiti attivi sono i Fondi pensioni e i risparmi dei lavoratori, dei cittadini e delle imprese.

Chiediamo al Governo una volta per tutte di informare tutti i cittadini sulla reale situazione finanziaria del paese; stiamo vivendo momenti drammatici e stiamo rasentando il fallimento dello Stato. Serve coesione, trasparenza, condivisione per affrontare questa emergenza, ma purtroppo non si sta facendo nulla per evitare questo preoccupante epilogo.

AEROSTAZIONE PER AERONAVI, LA CSU NON È STATA INFORMATA DI NESSUN PROGETTO – Su un organo di informazione abbiamo visto riportata una dichiarazione da parte del World Trade Center di San Marino assolutamente falsa: la società WCT afferma che del progetto Aerostazioni per Aeronavi “ne erano e ne sono a conoscenza, da parecchi mesi, tutte le parti politiche, sia al governo che all’opposizione, oltre che ANIS e Sindacati”.

Da parte sua la CSU precisa che ciò non è assolutamente vero: la Centrale Sindacale Unitaria non è mai stata portata a conoscenza di nessun progetto. Pertanto, la CSU si attende che la stessa società WTC provveda rapidamente a smentire questa dichiarazione non veritiera, per ripristinare la realtà dei fatti.

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