Quella camera ardente negli scantinati dell’ospedale

Quella camera ardente  negli scantinati dell’ospedale

 

“Onore alle cariche dello Stato” una riflessione di Riccardo Faetanini

C’è la morte e c’è un luogo peggio di essa, sia per chi se ne parte sia per chi resta, in più con la desolazione di chi deve affrontarne le esequie del caro estinto. Questo luogo è la camera mortuaria dell’ospedale di San Marino, non penso esista luogo più desolante per dare l’ultimo saluto.

Credo che per rispetto al defunto e soprattutto ai famigliari si dovrebbe fare un restyling di questo luogo o meglio trovare una sistemazione più consona e un’architettura più adeguata allo scopo. Ma questa premessa è per sollevare un altro problema che avevo già commentato nel 2016, in occasione della scomparsa di Gastone Pasolini. Nel caso di Gastone avevo lamentato il fatto che non ci fosse un luogo adeguato per una onoranza laica, ma relegata, per i non credenti, all’addiaccio e a discrezione delle condizioni metereologiche. Ma non è questo che oggi voglio ricordare del mio esposto di allora. Oggi che ci ha lasciato un altro uomo che ha rappresentato lo Stato come Capitano Reggente, Glauco Sansovini non gli è consentito un luogo per una camera ardente degna della persona e del ruolo che ha ricoperto.

Come ho già ribadito per Gastone Pasolini, credo che sia il momento che il Consiglio Grande e Generale ponga rimedio a questa grave mancanza. Non c’è un altro Stato Europeo che alla morte di un presidente o ex presidente allestisca la camera ardente per l’ultimo saluto negli scantinati dell’ospedale.

L’articolo è tratto da L’informazione di San Marino di venerdì 24 maggio u. s.

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