Controreplica di Civico10 a Merlini

Controreplica di Civico10 a Merlini

“Non sappiamo quanto possa essere interessante per chi legge proseguire in questo scambio tramite le pagine dei media, ma non possiamo lasciare cadere certi messaggi lanciati pubblicamente da Enzo Merlini senza un chiarimento”. Arriva la controreplica di Civico 10 all’intervento del segretario del CSdL, Merlini. 

Per quanto riguarda il punto 1) citato nella controreplica di Merlini, è corretto quello che lui dice. Nella conferenza stampa che ha dato origine al suo primo commento siamo stati piuttosto chiari: parlavamo di punti del programma di Civico10 che siamo riusciti a concordare con le altre forze politiche e a portare in approvazione. Nulla di strano. Per quanto riguarda il punto 2) non siamo assolutamente d’accordo che il regime dei minimi immaginato, che si trova in tanti altri Paesi europei compresa la vicina Italia, rappresenti un incentivo ad evadere per le micro imprese. Anzi, la facilitazione facoltativa che si vuole proporre funzionerà solo se parallelamente si svilupperà un sistema efficace di lotta all’evasione, cosa che il governo sta cercando di fare con la riorganizzazione di un ufficio, come quello tributario, che a detta di tutti avrebbe già i dati per poter fare un controllo efficace, semplicemente incrociandoli. Quindi confermiamo il massimo impegno sulla lotta all’evasione fiscale. Sul reddito di cittadinanza confermiamo che la nostra volontà in prospettiva sia quella di introdurre un ammortizzatore universale di ultima istanza. Considerate le risorse limitate si è deciso di iniziare con quella categoria che Merlini sa meglio di altri vivere particolari difficoltà a ricollocarsi, gli over 50. Siamo sicuri che il sindacato su questa priorità possa concordare.

“L’affermazione sul fatto che se le imprese ricevono un bonus per assumere i sammarinesi, allora questi ultimi vengono trattati da sudditi ci lascia interdetti. Prima le aziende erano obbligate ad assumere sammarinesi (almeno sulla carta), oggi hanno un incentivo economico importante a farlo. Non vediamo dove si possa configurare una violazione di diritti in questo. Ci dispiace poi che si attribuisca veemenza al sereno ragionamento che abbiamo posto all’attenzione di Merlini e dei lettori, non è affatto così. Non abbiamo parlato di supremazia, anzi. Abbiamo prima ricordato una cosa su cui dovremmo convergere tutti, cioè che la democrazia attribuisce certi ruoli che riteniamo importante vengano rispettati. Abbiamo anche invitato tutti, compresi noi stessi e il governo, ma anche il sindacato che Merlini rappresenta, a scendere dal piedistallo e a ricostruire un dialogo venuto a meno per tanti motivi che sarebbe lunga elencare. Anche la strumentalizzazione finale fatta da Merlini sulle parole del nostro comunicato non può passare sotto traccia: nessuno ha scritto che tutti quelli che fanno la tessera del sindacato lo fanno esclusivamente per motivi economici. Abbiamo fatto notare, in risposta ad una evidente forzatura, che il voto di legislatura e l’iscrizione al sindacato non possono essere paragonati come lui ha fatto, perché fra i motivi che spingono un lavoratore ad iscriversi al sindacato ci sono ANCHE le motivazioni date dai servizi che vengono forniti dallo stesso e gli sconti. Una cosa talmente palese da risultare quasi pleonastica e che non vuole assolutamente denigrare i tesserati al sindacato”.

“Non giova a nessuno, sicuramente non al Paese, continuare ad alimentare questo clima di scontro, continuando ancora – con motti di mussoliniana memoria citati ad arte – a richiamare periodi bui che Civico10 rifugge per definizione. Confidiamo che questo ulteriore chiarimento possa portare a proseguire il confronto con il giusto clima in sedi più consone”. 

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