San Marino. Acqua in bicchiere per ridurre l’uso della plastica

San Marino. Acqua in bicchiere per ridurre l’uso della plastica

Lotta alla plastica, Michelotti e C10 accolgono con favore l’acqua in bicchiere

ANDREA LATTANZI – Da fine agosto c’è l’acqua in bicchiere ed è una delle prime iniziative per far diventare San Marino un Paese “plastic free”, cioè totalmente libero dalla plastica. Il segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Augusto Michelotti, commenta così questa bella novità a livello di tutela ambientale: “L’introduzione dell’acqua in bicchiere fa parte di una campagna voluta e lanciata dal governo contro l’utilizzo eccessivo della plastica usa e getta. L’idea era quella di cambiare la filosofia di questo tipo di attività non solo perché è utile ma anche perché insegna ai cittadini e soprattutto ai bambini, che sono il nostro futuro, a comportarsi in un certo modo. L’obiettivo finale è quello di arrivare a consumare meno plastica possibile. È vero che si può riciclare la plastica, ma quel poco che non si riesce a riciclare va a rovinare l’ambiente. Ognuno di noi, infatti, ingerisce inconsapevolmente tantissime microparticelle di plastica quando mangia e beve. Abbiamo scelto di iniziare dalle scuole perché sono il punto più delicato dove poter intervenire e dare inizio a una riscossa legata al benessere e al rispetto dell’ambiente. Tutti quanti noi ci sentiamo in colpa per aver abbondantemente esagerato con la plastica, stiamo provando a rimediare agli errori del passato”. (…) Soddisfatto anche Civico 10, che sulla propria pagina Facebook dichiara: “Dopo molti anni dall’approvazione di ben due Istanze d’arengo che chiedevano l’eliminazione delle bottiglie di plastica dalle mense e tanto lavoro di sensibilizzazione, finalmente arrivano nelle mense dei lavoratori i distributori di acqua filtrata. Con una scelta consapevole sarà possibile, quindi, evitare di acquistare migliaia di bottigliette di plastica ‘usa e getta’ che vanno quotidianamente a far parte di quei rifiuti plastici che contribuiscono in maniera decisiva all’inquinamento da microplastiche dei mari e all’emissione di CO2 in atmosfera, principale causa del surriscaldamento globale. Confidiamo che a breve Camst decida di eliminare del tutto le bottiglie di plastica dalla propria offerta. Ricordiamo che per produrre 1 kg. di plastica Pet servono circa 2 kg. di petrolio e il riciclo della plastica risente del cosiddetto fenomeno ‘downcycling’, perdendo consistenza, quindi il prodotto riciclato non ha lo stesso valore del nuovo”.

Articolo tratto da La Serenissima

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