San Marino come Amsterdam? Un richiamo per la Riviera

San Marino come Amsterdam? Un richiamo per la Riviera

Una vera e propria rivoluzione a San Marino

Musica per le orecchie dei consumatori, specie dei tanti abituati a passare le vacanze in Riviera

MARCELLO RADIGHIERI (LA REPUBBLICA, BOLOGNA del 23 settembre 2019): San Marino si candida a diventare l’Amsterdam d’Italia. O almeno della riviera romagnola. Lo scorso mercoledì il Consiglio Grande e Generale (il parlamento) ha infatti approvato un’istanza presentata da un gruppo di cittadini per «chiedere di regolamentare l’uso della cannabis a scopo ricreativo». Tradotto: qualora l’iter legislativo dovesse essere completato, nella Repubblica del Titano si potrà coltivare cannabis, lavorare e trasformare la pianta «al fine di ottenerne i derivati», venderli e consumarli a scopo ludico in ogni luogo non pubblico e in appositi locali. «Sul modello dei coffeeshop olandesi», per l’appunto. 
Una vera e propria rivoluzione, specie se si considera «ad oggi la Repubblica di San Marino è uno degli stati con le politiche in materia di cannabis più proibizionistiche in Europa». Non a caso il documento è stato approvato fortunosamente, al termine di una nottata a dir poco convulsa. In questi giorni la Serenissima Repubblica è infatti in piena crisi di Governo, dal momento che i consiglieri del “Movimento Civico 10” hanno di fatto staccato la spina all’Esecutivo.
La seduta parlamentare dello scorso mercoledì è stata quindi particolarmente agitata, con frequenti summit e riunioni di corridoio. Risultato: al momento della votazione dell’istanza erano presenti in Consiglio solo 33 consiglieri sui 58 previsti. «Non credo che la maggioranza parlamentare fosse favorevole – spiega Roberto Ciavatta, consigliere del Movimento Rete – molte persone erano fuori. Noi, in ogni caso, siamo contenti. A dicembre avevamo da inserire un emendamento simile nella Finanziaria, ma era stato bocciato». (…)

Musica per le orecchie dei consumatori, specie dei tanti abituati a passare le vacanze in Riviera. Del resto nemmeno l’istanza nega «l’importanza economica che la legalizzazione potrebbe avere, in fatto di imposte sulla vendita e creazione di posti di lavoro», senza dimenticare «l’opportunità turistica che potrebbe rappresentare, in virtù della grande quantità di giovani che la riviera romagnola attira in periodo estivo». (…) 

Leggi l’articolo di Marcello Radichieri, La Repubblica Bologna, 23 settembre 2019

Leggi anche (di Marino Cecchetti): La capitale fumeria (5 febbraio 2019); L’indifferanza sulla fumeria (25 febbraio 2019); Considerazioni sulle droghe (1994).

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