“La mancata presa d’atto danneggerebbe esclusivamente gli utenti del servizio giustizia, cioè i cittadini sammarinesi”.
Lo afferma Giovanni Guzzetta, dirigente del Tribunale di San Marino, in una nota contenente alcuni chiarimenti sulla presa d’atto della graduatoria del concorso per la nomina di due giudici di appello.
La procedura di presa d’atto all’ordine del giorno del Consiglio, aggiunge Guzzetta, “costituisce l’atto conclusivo di un procedimento per la nomina di due giudici di appello che lo stesso Consiglio ha deliberato di avviare lo scorso 15 marzo”.
A seguito di tale deliberazione, si legge nel comunicato, “si è svolta la procedura selettiva, rigorosamente disciplinata dalla legge, procedura che si è conclusa con la formazione di una graduatoria di vincitori deliberata dalla Commissione giudicatrice lo scorso 1° luglio”.
La presa d’atto del Consiglio Grande e Generale della graduatoria approvata dalla commissione, sottolinea il dirigente del Tribunale sammarinese, “non costituisce ‘esercizio di potere discrezionale, non incide sulla validità del provvedimento’ e ‘non è sottoposta a formale votazione del Consiglio’”.
Sulle supposte indiscrezioni relative all’ambizione di questo o quel magistrato di ricoprire il ruolo di giudice d’appello, dichiara infine Guzzetta, “nulla avrebbe impedito adesso di presentare la propria candidatura nella procedura di nomina che si è testé conclusa”.