San Marino. Prosegue lo scontro tra maggioranza e opposizione

San Marino. Prosegue lo scontro tra maggioranza e opposizione

Terminato nel Consiglio straordinario il giro di interventi su scioglimento dell’esecutivo, tavolo istituzionale, bilancio previsionale e future elezioni politiche.

È quanto afferma San Marino News Agency, spiegando nel report dei lavori consiliari che da parte del segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti, è arrivata in risposta al consigliere del Pdcs, Stefano Canti, un annuncio importante riguardante il Prg: “Il Piano regolatore generale è praticamente finito, ma la crisi politica ha fatto saltare i programmi. Stiamo lavorando alacremente per presentare il Prg in pubblico. Penso che lo faremo in ottobre. Ci sono voluti tre anni perché questo è il tempo per fare un Prg serio, non certo un anno, come nel ’92. Anche se il governo è caduto, merita di essere valutato dai cittadini”.

Per Alessandro Mancini (Ps) il tavolo istituzionale “resta uno strumento ponte; illudersi che esso diventi il tavolo delle meraviglie, è una pia illusione”.

Gian Carlo Capicchioni (Psd) ha individuato le priorità in agenda: “Imposte indirette, riforme economiche, riforma pensionistica e spending review”.

Federico Pedini Amati (Md-Si) è andato all’attacco sul tema delle banche: “La crisi di Asset è stata gestita malissimo. Lo Stato si è fatto carico di 70/80 milioni. Chi paga? Pagano ancora una volta i cittadini sammarinesi. Non venitemi a raccontare che nella liquidazione di Asset Banca tutto è stato fatto bene. Non venitemi a raccontare che nel bilancio di Cassa di Risparmio tutto è stato fatto bene”.

Mattia Ronchi (Rf) non ha risparmiato stoccate alla minoranza: “Un organo dello Stato si è arrogato un potere che spetta alla Reggenza: scegliere quando indire le elezioni e cosa inserire nel decreto di scioglimento. Se le linee guida espresse dal tavolo non verranno rispettate, cosa succederà?”.

Luca Santolini (C10) ha invece difeso il tavolo di confronto: “Tutti fino a qualche giorno fa erano concordi nel fare partire. Questa classe politica ha l’ultima possibilità di far vedere al Paese che sa pensare anche al bene comune”.

“La cittadinanza vede la politica come nemico assoluto – ha avvertito Gian Matteo Zeppa (Rete) -. A San Marino la politica è sempre stata autoreferenziale, i politici non si sono mai assunti la responsabilità. Se ci si assume la responsabilità, si scongiura il pericolo di restaurazione”.

Stefano Palmieri (Rf) si è riallacciato alle polemiche della seduta mattutina sul tema della giustizia, affermando: “Il Tribunale, in una fase della legislatura, ha influenzato la politica”.

Ecco il testo integrale del report sui lavori consiliari

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