San Marino. Aggressione inventata, iniziato il processo per simulazione di reato

San Marino. Aggressione inventata, iniziato il processo per simulazione di reato

Aggressione inventata, iniziato il processo per simulazione di reato

Intanto si ha notizia di un altro rinvio a giudizio per i fatti di Casa San Michele legati alla finta aggressione. Sarà il primo processo per odio o violenza per motivi razziali

ANTONIO FABBRI. Si è aperto ieri, davanti al giudice Roberto Battaglino, il processo per simulazione di reato a carico di Angelina Marro, la donna che il 4 maggio 2018 denunciò di essere stata aggredita, nel parcheggio del bocciodrono di Borgo Maggiore, da un uomo di colore. Visionate le telecamere del bocciodromo che puntano proprio sul parcheggio dove era stata denunciata l’avvenuta aggressione, non si è riscontrato nulla di quanto denunciato dalla donna che risulta ripresa a fumare tranquillamente e a telefonare nell’area di sosta, senza che nessuno si sia avvicinato a lei. Dopo le indagini, così, la donna è finita rinviata giudizio per simulazione di reato. La circostanza, però, suscitò una ondata xenofoba che, nell’imminenza, vide una sorta di spedizione punitiva a Casa San Michele (nella foto), dove soggiornavano degli ospiti di colore. I giorni seguenti si riscontrarono altre manifestazioni di razzismo sia sui social network sia nella vita reale, tanto che venne organizzata una marcia contro l’odio per combattere la deriva xenofoba rilanciata e amplificata da alcuni gruppi di persone. (…)

Tratto da L’informazione di San Marino

Leggi l’articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 20

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