San Marino. Md-Si chiede un confronto sereno

San Marino. Md-Si chiede un confronto sereno

“Forte preoccupazione nei confronti del continuo scontro pubblico sulla giustizia che sta monopolizzando il Paese da diversi anni, sgretolando la credibilità delle nostre istituzioni”.

Lo afferma Movimento democratico San Marino insieme, annunciando in una nota che, “ovunque si posizionerà ai nastri di partenza della imminente campagna elettorale, sosterrà la necessità di aprire un confronto sereno sui risultati delle riforme in campo giudiziario che se da un lato hanno, con la maggiore autonomia conseguita, prodotto importanti indagini anche sul malaffare politico dall’altro hanno determinato l’enorme squilibrio che tutti i cittadini stanno percependo”.

Secondo il movimento di opposizione, “è inevitabile che quando un potere ne aggredisce un altro, per fare rispettare la legge, come è accaduto con le indagini del conto Mazzini si generano conflitti complessi e di difficile soluzione, per di più se le azioni della giustizia vengono sostenute da un poco piacevole e lodevole supporto mediatico che trasforma la necessaria ricerca di giustizia in una spy story dai contorni orrorifici, che trasforma gli artefici di atti delinquenziali (di carattere perlopiù finanziario) in orchi da emarginare socialmente”.

E ancora: “A maggiore ragione lo scontro si innalza quando vengono toccati interessi economici vitali come quelli del settore bancario e finanziario, e posizioni di potere corrose dagli e negli anni. Sosteniamo da anni che il nostro Paese non ha concluso la transazione del regime off shore, che lo scontro tra i capi bastone del regime si è fatto violento per difendere le poche risorse rimaste e per tutelare i posti di potere, e che senza una rilettura condivisa e serena di quegli anni, dando il giusto peso alle dinamiche deteriori, non si potrà trovare la forza per rilanciare il Paese, perché esso sarà continuamente ostaggio delle faide scatenate fra le varie bande”.

Md-Si, nella stessa nota, fa sapere di ritenere “pericoloso e destabilizzante per il Paese adombrare sulla amministrazione della giustizia le ombre di essere al servizio di un potere o dell’altro e non al servizio della legge”.

La giustizia, aggiunge il movimento di opposizione, “è di certo malata, lo dicono i fatti, forse anche contaminata, ma crediamo che il modo migliore per curarla non sia quello di mettere in piazza insinuazioni e sospetti, nè tantomeno quello di non procedere celermente alla celebrazione dei processi”.

Infine, Md-Si auspica che “non si proceda alla presa d’atto sulle nomine dei magistrati di appello, ma che si apra un confronto sereno ed equilibrato ad inizio della prossima legislatura sulle dinamiche che il Paese ha subito in questi anni al fine di riequilibrare comportamenti scomposti che nulla hanno di rispetto delle istituzioni, nè tanto meno di salvaguardia della giustizia”.

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