San Marino. Opposizione: “Grave il posticipo del processo Mazzini”

San Marino. Opposizione: “Grave il posticipo del processo Mazzini”

“Estremamente grave il posticipo della prima udienza del processo di appello per il Conto Mazzini e, soprattutto, la mancata indicazione di una nuova data di convocazione”.

A giudicare così il rinvio del processo sul “Conto Mazzini” sono, in una nota congiunta, Partito democratico cristiano sammarinese, RetePartito socialistaPartito dei socialisti e dei democratici, e i consiglieri indipendenti Giovanna Cecchetti e Tony Margiotta.

“Sulle motivazioni di questo incredibile atto circolano voci, che ci auguriamo, e vorremmo esserne rassicurati, siano prive di fondamento, perché la loro gravità sarebbe inaccettabile, secondo cui lo stesso giudice delle appellazioni penali Caprioli avrebbe inviato note scritte alla Eccellentissima Reggenza e ai segretari per gli Affari Esteri e per gli Affari Interni, oltre che all’Ordine degli Avvocati e Notai e, nelle quali dichiara di non essere disponibile a celebrare il processo del Conto Mazzini se non verranno assunti due giudici d’appello civile e amministrativo e, in particolare, se il Consiglio Grande e Generale non procederà con la presa d’atto della loro nomina”, si legge nel comunicato.

E ancora: “La posizione assunta dal giudice d’appello Caprioli appare irrituale e destabilizzante tenuto conto del fatto che egli è assegnatario da oltre un anno del procedimento e il giudice assegnatario di un procedimento giudiziario non può deliberatamente rifiutarsi o astenersi dal compiere gli atti istruttori o decisori attinenti a quello stesso fascicolo e che eventuali problemi di carichi di lavoro andrebbero riferiti al dirigente che ha la facoltà di provvedere in merito. Assolutamente inaccettabile inoltre, se le condizioni addotte per la celebrazione del processo fossero realmente quelle ipotizzate, la pretesa del professore Caprioli di utilizzare il processo come strumento di pressione per decisioni che non spettano al Tribunale, bensì alla politica”.

“Auspichiamo che tutta la politica esprima la sua censura nei confronti di tali comportamenti e si adoperi perché le istituzioni possano muoversi in questo periodo di preparazione della consultazione elettorale nel rispetto rigoroso delle proprie funzioni e dei propri ambiti di competenza”, dichiarano infine Pdcs, Rete, Ps, Psd, Cecchetti e Margiotta.

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