San Marino. “Sistema bancario: priorità per la prossima legislatura”

San Marino. “Sistema bancario: priorità per la prossima legislatura”

“Il sistema bancario, le sue criticità, ma soprattutto le sue prospettive sono uno dei punti più urgenti da affrontare nella prossima legislatura. Infatti, negli ultimi dieci anni, una tragica successione di eventi, di scelte sbagliate e di connivenze sospette, ha portato le banche a diventare lanello debole dellintero sistema economico, riverberando conseguenze negative perfino sul bilancio dello Stato”.

Lo afferma, attraverso un comunicato stampa, il Movimento Rete. “Dovrà essere la commissione di inchiesta approvata allunanimità dal Consiglio Grande e Generale il 14 giugno scorso, a verificare le responsabilità politiche, e a segnalare alla magistratura quelle penali, di coloro che hanno causato una tale situazione. È una legge costituzionale dello Stato e, in quanto tale, non è decaduta, né superata dalla fine della legislatura.

Sarà questo uno degli argomenti che verranno trattati dal Movimento RETE nella prossima serata del ciclo: DallAula alla piazza”, giovedì 17 ottobre, alle ore 21, presso il Centro Sociale di Dogana.

Ma si parlerà anche di altro, perché le preoccupazioni dei sammarinesi non possono non essere le preoccupazioni della politica. Come ad esempio: la chiusura precipitosa di banca Asset e la fine ingloriosa di banca CIS, la tutela dei risparmiatori, il debito crescente di Cassa di Risparmio, il calo vertiginoso della raccolta bancaria, la vendita improduttiva degli NPL di Cassa, lincerto destino dei Fondi Pensione e tanti altri argomenti di questa portata.

Stiamo lavorando da tempo, anche con il supporto di esperti qualificati, alla messa a punto di proposte che prevedono i passaggi necessari ed ineludibili per uscire da questa situazione critica, per ridare fiato e competitività al sistema. Non esistono “ricette” semplici, anche perché “gli avvoltoi” sono sempre in agguato. Ma a tutto ciò si può ovviare recuperando trasparenza, correttezza dellagire e condivisione delle scelte, riattivando un rapporto collaborativo con le istituzioni politiche e bancarie straniere, a partire da quelle della vicina Italia”.

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