“I servizi offerti sono connotati da qualità ed efficienza, grazie all’impegno ed alla formazione costante del personale addetto, che svolge attività sempre più qualificate e specialistiche”.
Rispondono così in una nota il Consiglio di amministrazione e la direzione generale di Poste San Marino SpA alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Comitato Pro-Poste, che continua a spingere al ritorno del servizio nella Pubblica amministrazione.
La scelta della chiusura pomeridiana di alcuni uffici postali, spiegano da Poste San Marino SpA, è stata “dettata da mere ragioni di economicità, nel rispetto del e in ossequio al sostegno economico da parte dello Stato che la società riceve” poichè “il numero di operazioni in capo agli uffici postali interessati mal si concilia con il doppio turno del personale ivi in servizio e con i lunghi tempi di inattività comunque retribuiti”.
Riguardo il tavolo di confronto volto alla definizione del contratto collettivo di lavoro, sempre da Poste San Marino precisano che è stato “già presentato il fabbisogno strutturale all’assemblea dei soci e alle organizzazioni sindacali, avendo di fatto già da tempo aperto il tavolo in questione”, ma c’è “l’obbligo di attendere che, all’esito delle imminenti elezioni politiche, venga ricostituita la figura principale della trattativa, ossia l’azionista unico in persona dello Stato, a cui per statuto competono le attività di indirizzo e controllo e in assenza di cui risulta palesemente impossibile procedere a qualsivoglia deliberazione“.
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