Rete vanta tre rinviati a giudizio tra i propri candidati
ANTONIO FABBRI – Non era mai accaduto che un partito o un movimento candidasse alle elezioni dei rinviati a giudizio. Accade in questa tornata elettorale nella quale le istituzioni sono piegate e asservite ai voleri dei nuovi aspiranti capi che non lesinano attacchi frontali alla giustizia. In questa tornata elettorale si assiste infatti a questo desolante scenario. Rete, che assieme alla Dc ha guidato nel corso della legislatura e guida ora la crociata per mettere le mani sul Tribunale, candida infatti tre rinviati a giudizio. Non si può quindi tralasciare una riflessione sulla correttezza di chi pontifica di giustizia e di volerla riformare o, meglio, rimodellare magari a sua immagine, essendo contemporaneamente in attesa di essere giudicato da questa. Nello specifico, chi sono i tre rinviati a giudizio di Rete? Il leader Roberto Ciavatta, assieme a Emanuele Santi e, in altro procedimento e in seguito a impugnazione di decreto penale di condanna, Elena Tonnini. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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