Rimini. Finisce nei guai una famiglia bosniaca

Rimini. Finisce nei guai una famiglia bosniaca

Furto di rame a Rimini, finisce nei guai una famiglia originaria della Bosnia ed Erzegovina.

Lo dichiara la Questura di Rimini, spiegando in un comunicato che, nella giornata di martedì, verso le ore 14.30, al km 187+800 Sud della SS16, l’attenzione di una pattuglia della Polizia stradale di Riccione è stata attirata da un’Audi SW.

Dal momento che la parte posteriore del veicolo in questione toccava il manto stradale a causa del pesante carico trasportato, gli agenti hanno intimato l’alt al veicolo stesso e proceduto al controllo degli occupanti.

I passeggeri dell’autovettura, una 42enne, A.R. e i suoi tre figli minorenni, il 17enne A.J., il 15enne A.C. e il 13enne A.T., erano tutti originari della Bosnia ed Erzegovina e regolari sul territorio nazionale.

Alla guida del veicolo vi era il minorenne A.J., ovviamente privo di patente di guida. Il posto lato passeggero era occupato invece dalla madre, mentre nella parte posteriore del veicolo, sui sedili reclinati, vi erano gli altri due minori seduti su un ammasso di materiale elettrico.

Nel veicolo è stato rinvenuto, accatastato, un’ingente quantità di materiale elettrico composto da fili elettrici confezionati in matasse di rame con guaina.

Chiesta contezza alla donna del possesso di tale materiale, la stessa non è stata in grado in alcun modo di giustificarne la provenienza, asserendo di averla acquistata poco prima da un rumeno non meglio indicato.     

Poiché il veicolo in cui viaggiavano i quattro era intestato ad altro cittadino rumeno, tale B.I.C. ed era privo della prescritta copertura assicurativa e della revisione, gli agenti hanno proceduto al sequestro.

La donna con i suoi tre figli sono stati accompagnati alla sede della Polizia stradale di Rimini per verificare la loro regolarità sul T.N.  nonché per accertare la provenienza del rame.

La ricerca di eventuali denunce di furto di materiale come quello rinvenuto ha dato esito positivo: è emerso che verso le ore 14.35 circa il titolare di una ditta di materiale elettrico, sita in Savignano sul Rubicone, aveva sporto denuncia di furto alla Stazione dei Carabinieri di quel comune.

La denuncia di furto in questione riguardava un’importante quantitativo di cavi elettrici in rame del valore di circa 1.500/2.000 euro avvenuto verso le ore 14/14.10 circa.

Nel contempo il denunciante ha fornito anche le immagini di registrazione del sistema di videosorveglianza che ha ripreso l’intera sequenza criminosa.

Acquisita immediatamente la denuncia, nonché le immagini di videosorveglianza, gli agenti hanno compreso che il veicolo ritratto nel filmato utilizzato per compiere il furto era lo stesso veicolo fermato all’atto del controllo.

Al termine dell’attività, la donna e i suoi due figli sono stati deferiti alle Autorità giudiziarie per il reato di furto, mentre nessun provvedimento è stato adottato nei confronti dell’altro figlio.

Il materiale rinvenuto è stato contestualmente riconsegnato al titolare della ditta.

Ovviamente nei confronti del conducente minorenne e della madre esercente la potestà genitoriale, sono state elevate diverse importanti sanzioni al Codice della Strada (guida senza patente, mancata revisione, mancata copertura assicurativa).

Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per risalire all’effettivo proprietario dell’auto che dovrà, tra l’altro, rispondere anche di incauto affidamento.     

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy