San Marino. Le idee di Libera in tema di diritti

San Marino. Le idee di Libera in tema di diritti

“Proposte concrete sono quelle che chiedono i cittadini a dieci giorni dall’appuntamento elettorale, di proposte interessanti è costellato il nostro programma”.

Lo dice Libera, che in una nota spiega di aver illustrato oggi, durante una conferenza stampa, alcune iniziative sull’articolo tema dei diritti come l’eguaglianza, l’equità, la salute, ma anche tutta la sfera dell’autodeterminazione personale.  

Proprio Ana Marina Lozica si è soffermata sul diritto di decidere: “Un diritto – ha spiegato – che si declina nell’obiettivo numero 5 dell’Agenda Onu 2030, che è la parità di genere. Si passa dalla parità di genere per arrivare a ridurre le disuguaglianze di tutti. Libera intende garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo sostenendo le iniziative per la maternità consapevole. Nella legislatura uscente, grazie a un progetto di legge di iniziativa popolare, si è arrivati al 90% dell’iter per vedere riconosciuto il diritto all’autodeterminazione della donna nella scelta del quando e come diventare madre. La depenalizzazione dell’aborto, l’interruzione volontaria di gravidanza e tutte quelle azioni per mettere una donna nella condizione di non dover mai scegliere la strada dell’interruzione di una gravidanza sono per Libera obiettivi fondamentali. L’autodeterminazione, in altri casi, passa anche nella libertà di scegliere cosa fare della propria vita quando le difficoltà dal punto di vista della salute diventano non più sostenibili, dunque le problematiche del fine vita. L’approccio di Libera su queste tematiche vuole una forte interfaccia tra scienza e politica”.

Di pari opportunità ha parlato invece Marina Lazzarini: “Nel nostro programma vi abbiamo posta molta attenzione, intendendo per pari opportunità sia quelle di genere che di inclusione sociale. Per quanto riguarda quelle di genere, sicuramente vi rientra il perfezionamento della legge sulle unioni civili approvata nella precedente legislatura, che in certi ambiti lascia aperti alcuni problemi che vanno risolti. Uno di questi, per esempio, è il permesso a seguito dell’unione civile. C’è poi il grande tema della partecipazione delle donne alla vita politica del Paese, che a San Marino è ancora ferma al 23,32%, collocandoci solo al 69° posto a livello internazionale. In questo ambito va fatto un lavoro di sensibilizzazione. Sempre per quanto riguarda le pari opportunità, rientra la legge sul congedo di paternità: anche il padre ha diritto di partecipare ai primi giorni di vita di un figlio. Passando al discorso dell’inclusione in tema di disabilità molte cose state fatte, ma non hanno avuto completamento, come l’inserimento lavorativo. La legge va portata a termine e condivisa. Va affrontata anche la vita quotidiana del disabile, con il riconoscimento di alcune figure. Quella del caregiver familiare, per esempio: oggi la legge non permette di vedere riconosciuta l’attività che viene svolta a favore di un familiare disabile. Noi pensiamo debba esserlo, anche dal punto di vista dei contributi. Un’altra figura che da noi non è ancora prevista è quella dell’assistente personale, una figura scelta dal disabile e non dalle graduatorie, che aiuta il disabile nell’inserimento nella vita sociale”.

Leggi il testo integrale del comunicato

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