Lolli rientra in Italia dalla Libia. Terrorismo: è indagato anche qui
ANDREA ROSSINI – La vita di Giulio Lolli, l’ex patron di Rimini Yacht in fuga dal 2010, non finirà in una cella alle porte di Tripoli. L’imprenditore, condannato all’ergastolo in Libia perché accusato dalle autorità locali di avere fiancheggiato un gruppo armato islamista, è tornato in Italia. Ritrova la patria, ma non la libertà: ora si trova nel carcere romano di Regina Coeli. Ai mandati di cattura emessi nove anni fa a Rimini si è aggiunta, a sorpresa, la misura cautelare disposta dal Gip di Roma nell’ambito di una nuova inchiesta con ipotesi che vanno dal terrorismo internazionale al traffico di armi. Evidentemente, anche sulla base delle informazioni che arrivano dal Nordafrica, si vuole fare luce sulle attività svolte dall’italiano al largo delle coste libiche. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna