San Marino al voto, chi sono vincitori e vinti

San Marino al voto, chi sono vincitori e vinti

È noto: dopo una elezione politica molto spesso esistono solo vincitori.

Almeno ad ascoltare le dichiarazioni dei protagonisti, che cercano quasi sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno.

Ma proviamo ad analizzare i dati definitivi del voto a San Marino dell’8 dicembre 2019.

Il vincitore è sicuramente uno soltanto ed ha sede in Via delle Scalette a San Marino. Si tratta del Partito Democratico Cristiano Sammarinese che ottiene 6.000 preferenze per una percentuale del 33,35%. Significa che un elettore su tre ha messo un segno sul simbolo con il Santo.

Chi può esultare e ritenersi soddisfatto è senza dubbio Domani Motus Liberi, partito nato circa un anno fa che alla sua prima sfida elettorale ha superato il temibile quorum del 5% ottenendo il 6,19% dei voti. Il partito di Fabio Righi si assicura così ben 4 consiglieri (salvo ballottaggio ed annesso premio di maggioranza).

Tutti gli altri, chi più chi meno, hanno perso.

Ha perso Rete, che puntava dichiaratamente a portare la coalizione Domani in movimento ad essere la prima forza del quadro politico. In percentuale addirittura ha fatto un passo indietro rispetto al 2016, seppure dello 0,10%.

Ha perso Elégo, che con soli 361 voti non ha raggiunto il quorum e per questo non sarà rappresentata in Consiglio.

Ha perso Repubblica futura, che sarà sicuramente all’opposizione con i suoi 6 consiglieri. Anche se in percentuale rispetto al 2016 ha ottenuto lo 0,69% in più.

Hanno perso gli agglomerati di Libera e Noi per la Repubblica. I primi portano a casa il 16,49% dei voti che gli fruttano 10 consiglieri. Un po’ pochino se si pensa che al primo turno nel 2016 Ssd e C10 da sole avevano 14 consiglieri.
I secondi vedono sfumare il sogno si superare proprio Libera nella gara a sinistra. Il 13,13% dei cittadini gli ha dato fiducia, per un numero potenziale di 8 seggi. Che è molto meno dei 12 consiglieri che le singole forze politiche che compongono Npr (quindi Psd, Ps, Mdsmi e Noi sammarinesi) avevano ottenuto al primo turno nel 2016. Ma è molto più dei 4 consiglieri che le stesse forze avevano in Consiglio alla fine di questa legislatura.

Ma più in generale è l’intera classe politica ad uscire sconfitta nel suo insieme. Il dato dei votanti interni è sceso per la prima volta sotto alla soglia dell’80%, proseguendo il trend negativo degli ultimi anni. Era l’83,87% nel 2016, l’87,79% nel 2012, l’89,82% nel 2008. In totale coloro che non si sono recati a votare pur avendone diritto sono 4.620 cittadini residenti in territorio e 10.657 cittadini esteri. Allo stesso tempo cresce il partito della scheda bianca o nulla, che ha raggiunto il picco dei 1.262 membri con un aumento del 2,37% rispetto al 2016. Segnali di malessere evidenti, che la politica ha il compito di registrare e analizzare il prima possibile.

 

Davide Giardi

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