“Adesso avanti facendo tesoro dalla lezione che hanno dato queste elezioni e attenti a non ripetere sempre gli stessi errori perché la sfida è ardua”.
È questo il consiglio dato da Giovanni Giardi a tutta la classe politica in seguito alle elezioni politiche sammarinesi.
Nel suo intervento, non è mancata una forte tirata di orecchie a Civico 10, Sinistra socialista democratica e Repubblica futura dicendo loro che “non si va al governo per comandare, ma per governare e non si governa rifiutando il confronto con le componenti sociali ed economiche e con le altre componenti della società politica, soprattutto non si va al governo per affermare proprie infantili manie ideologiche che producono leggi mostro”.
Il risultato elettorale, a detta di Giardi, ha dato una bella lezione anche “a chi”, come Rete, “si presentava con velleità egemoniche per l’alternativa con un’aggressività che ha spaventato i cittadini più riflessivi che hanno temuto che se vincevano sarebbero stato più chiusi ed arroganti dei precedenti”.
Giardi, tra le altre cose, temeava molto “l’imbarbarimento della politica nel razzismo e nel parafascismo salviniano”, ma per fortuna “non è successo” e afferma di avere “fiducia nel Partito democratico cristiano sammarinese, soprattutto in alcuni amici di cui conosco il sentimento democratico, che conto sarà baluardo assieme a tutti democratici contro questa eventuale deriva pericolosa”.
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