San Marino. Fallito il vertice sul clima, delusa Libera

San Marino. Fallito il vertice sul clima, delusa Libera

Clima, Libera: “San Marino deve alzare la voce contro le grandi potenze inquinanti”

Libera non vede di buon occhio la chiusura della Cop 25 di Madrid senza un’intesa sull’articolo 6 dell’Accordo di Parigi sulla regolazione globale del mercato del carbonio. “Le notizie che giungono da Madrid in merito al sostanziale fallimento della Cop25 sul clima delle Nazioni Unite non possono che lasciare profondamente amareggiati coloro che, per l’ennesima volta, avevano creduto che i fatti presentati e gli allarmi sempre più pressanti lanciati dalla comunità scientifica globale su andamento e conseguenze della crisi climatica avrebbero avuto la meglio sugli interessi economici delle lobby e sugli interessi elettorali dei singoli governi – spiega la lista politica sammarinese in una nota -. Il fallimento della conferenza nel trovare un accordo sulla regolamentazione del mercato del carbonio, in applicazione del punto 6 dell’accordo di Parigi firmato dagli stessi Paesi appena quattro anni fa, è sintomatico di come le economie dei Paesi più inquinanti siano totalmente insensibili alle richieste urlate, prima dagli scienziati, oggi anche dalle piazze di tutto il mondo”. (…)

La Repubblica di San Marino, a detta di Libera, “si deve e si dovrà sempre di più schierare, nei consessi internazionali, a fianco dei Paesi e dei popoli più vulnerabili al cambiamento climatico, alzando la voce contro le grandi potenze inquinanti che si stanno rendendo complici di questo blocco; non solo per questioni opportunistiche dato che la Penisola italiana, il contesto geografico in cui siamo collocati, è una delle aree più a rischio d’Europa, già investita da un aumento esponenziale di fenomeni estremi negli ultimi anni, o per il rischio di venire investiti da ondate migratorie senza precedenti, ma perché è giusto che la Repubblica più antica del mondo lotti per tutelare il diritto alla vita delle nuove generazioni, e di chi si troverà a breve senza una casa abitabile”.

Articolo tratto da La Serenissima

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