I Capitani Reggenti fanno appello a “confronto e condivisione”
“Un augurio che, in particolare, vorremmo far giungere a coloro che, per le condizioni di difficoltà che stanno vivendo, maggiormente avvertono il bisogno di un messaggio di fiducia e speranza”. Con queste parole, i Capitani Reggenti di San Marino, Luca Boschi e Mariella Mularoni hanno rivolto gli auguri per le festività ai cittadini sammarinesi, mettendo al centro del loro intervento i maggiormente bisognosi, conformemente allo spirito del Natale. “Il più sincero augurio – hanno scritto Luca Boschi e Mariella Mularoni – affinché le festività possano rappresentare per tutti un momento di gioia e di serenità”. I Capi di Stato si sono detti “pertanto grati a tutti coloro che anche in queste giornate si adoperano, con amicizia e generosità, per essere vicini ai più bisognosi e portare loro sostegno e conforto. Nel loro operato ravvisiamo una testimonianza e un esempio di quell’attenzione nei confronti dell’altro e di quello spirito di condivisione in cui è riposto il significato più autentico di questa ricorrenza, il suo profondo valore spirituale ed etico”. I Capitani Reggenti hanno manifestato la necessità di confronto tra le persone. “Un significato – quello del Natale – che, ogni anno, andando oltre l’esteriorità, siamo chiamati a recuperare e a fare nostro affinché possa rappresentare un ideale con cui confrontarci costantemente anche nell’affrontare le sfide delicate e complesse del tempo presente. La speranza con cui, in questi giorni, vogliamo guardare al futuro esige che l’attenzione per le ragioni del vivere insieme, il valore della solidarietà e della condivisione possano essere sempre più diffusi e così rappresentare una preziosa risorsa per superare insieme paure, incertezze e difficoltà di questo momento. Il nostro auspicio è che il nostro piccolo Stato continui ad essere grande per il messaggio di speranza e di fiducia che, grazie a tanti nostri volontari, sa portare anche fuori e lontano dai nostri confini, per l’impegno portato avanti per costruire un mondo più giusto e pacifico, ove ogni persona possa essere libera e rispettata nella sua dignità e non sia più costretta a fuggire dalla povertà, dalla guerra e dalla persecuzione”.
Articolo tratto da Corriere Romagna