Rimini. Paura per il coronavirus, semivuoti i ristoranti cinesi

Rimini. Paura per il coronavirus, semivuoti i ristoranti cinesi

Clienti in fuga dagli involtini primavera

MARIO GRADARA – Clienti in caduta libera e ristoranti cinesi semideserti. La psicosi da coronavirus contagia i riminesi. Mentre i parrucchieri cinesi di via Castelfidardo spiegano di non aver rilevato segni di inquietudine nei clienti, molti ristoranti ’made in China’ della città registrano disdette e mancate prenotazioni negli ultimi giorni. “Stiamo registrando un forte calo nell’affluenza al nostro ristorante – attacca XuXuyan Hu, per tutti ’Francesco’, titolare de La Grande Cina di via Destra del Porto, locale aperto 25 anni fa –. Queste defezioni da parte dei nostri clienti sono iniziate con le prime notizie arrivate sul virus, la settimana scorsa. E anche questa settimana è iniziata decisamente male, con tanti tavoli vuoti”. “Questo – prosegue Francesco – nonostante esperti e specialisti abbiano chiarito che al momento non c’è possibilità di trasmissione attraverso il cibo. Tra l’altro noi ci riforniamo per la nostra cucina da grossisti locali: ad esempio da Borgognoni di Rimini per le uova, dall’Arca per altri generi alimentari e così via. Inoltre siamo molto attenti all’igiene e alla preparazione delle pietanze. Purtroppo le continue notizie diffuse dai media, che arrivano dalla Cina, spaventano le persone, che preferiscono evidentemente altre soluzioni. Speriamo che le cose cambino presto perché subiamo conseguenze pesanti dal punto di vista economico”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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