“Il 24 febbraio 1990 moriva all’età di 94 anni Sandro Pertini, il 7° presidente della Repubblica italiana, sicuramente il più amato. Una vita avventurosa, tra guerre, prigionie, esilio, confino e lotta partigiana, sempre all’insegna di valori come la libertà, la giustizia, i diritti dei lavoratori e la tutela delle persone in difficoltà”.
Il Partito dei socialisti e dei democratici ricorda così il “presidente partigiano” italiano Sandro Pertini a 30 anni dalla sua morte.
“Eletto nel 1978, quasi con un plebiscito, 832 voti su 995, un consenso mai avuto prima né dopo nella storia repubblicana italiana, unico esponente del Psi a ricoprire tale carica. Aveva già 82 anni, ma interpretò il suo ruolo con un’energia e una vitalità fuori dal comune; allergico ai protocolli, Pertini rappresentò la vera e propria svolta politica e sociale in un’Italia che doveva uscire dagli anni di piombo, dimenticare le stragi e i complotti; fu lui il vero protagonista di una politica che doveva necessariamente uscire dai palazzi del potere per abbracciare la gente e per riportare quella pace sociale, dimenticata negli anni ‘70. Celebrando questa giornata, nel ricordo del compagno Sandro, il Partito dei socialisti e dei democratici vuole rendere omaggio alla sua memoria, riconoscendogli quel ruolo di figura emblematica, protagonista di tutti gli eventi epocali del 1900 e che in maniera trasversale ha lasciato un segno indelebile nella storia”, riporta la nota del partito di maggioranza.