San Marino. Le proposte dell’Unione artigiani per supportare le aziende

San Marino. Le proposte dell’Unione artigiani per supportare le aziende

“Alla luce dell’evoluzione e delle problematiche economiche che scaturiscono dalla diffusione del Covid-19, nonché dalle conseguenti ordinanze sanitarie, analizzato il settore in cui operiamo, siamo a trasmettere alcune osservazioni e richieste fondamentali per creare un contenimento a una annunciata ulteriore crisi economica”.

Inizia così la lettera aperta dell’Unione nazionale artigiani e piccole medie imprese della Repubblica di San Marino a tutte le segreterie di Stato in materia di misure urgenti a supporto dell’economia sammarinese, dell’artigianato e delle Pmi per arginare nel migliore dei modi l’emergenza coronavirus.

“Premesso che il problema sanitario ha avuto impatto immediato sul settore del turismo e ristorazione e notando che a distanza di pochi giorni si sta ampliando a macchia d’olio su tutta l’economia sammarinese, con la presente elenchiamo alcuni aspetti di intervento per un sostegno alle imprese che potrà dare un supporto nella gestione dell’emergenza: moratoria dei mutui legati all’impresa e all’imprenditore senza ammortizzatori sociali; accesso d un credito competitivo e sburocratizzato attraverso il supporto delle risorse per il credito agevolato per imprese in difficoltà; snellimento delle procedure e sviluppo del Consorzio Fidi  per il sostegno al ricorso a micro finanziamenti legati al pagamento di stipendi e contributi; sospensione delle scadenze per utenze di energia, gas, acqua e rifiuti”, dichiara l’associazione di categoria.

E ancora: “Sostegno agli imprenditori che esercitano come persone fisiche, per i quali non esiste alcun ammortizzatore sociale: possibilità straordinaria di accesso alla Cig per gli artigiani, con imputazione dei costi al proprio fondo assegni familiari (gli artigiani sono gli unici che versano e pagano una enorme aliquota, pari al 5,6%); ipotesi di accesso straordinario a una ipotesi di disoccupazione per 12 mesi, in caso di sospensione della licenza; possibilità di trasformazione della licenza in licenza part time per un massimo di tre anni in caso di completamento dell’orario con lavoro subordinato part time. Interventi per ridurre il cuneo fiscale sul costo del lavoro. Misure straordinarie per la gestione degli esuberi di manodopera: Creazione di una dedicata causa di accesso alla Cig da denominare causa 4, ove – sulla falsariga della causa 1 (causa di forza maggiore), ove le imprese in difficoltà per i motivi sanitari, potranno ricorrere a questo strumento, diversamente non permesso; gli oneri conseguenti devono essere assolutamente a carico dell’intera collettività (fiscalità) e non dei fondi alimentati dalle imprese, già in sofferenza per le cause di Cig ordinaria; controlli e sanzioni per evitare ogni forma di abuso; definizione di una quantità massima di oresemplificazione delle assunzioni a tempo determinato per agevolare le chiamate limitatamente al fabbisogno senza limite di rinnovi, fermo restando il limite totale di 18 mesi reali per la conversione in tempo indeterminato; possibilità di slittamento e/o rateizzazione senza interessi delle scadenze fiscali e contributive per le imprese che dimostrino l’effettivo stato di necessità”.

“Quanto qui riportato non ha la pretesa di essere un elenco esaustivo, ma sicuramente è una serie di aspetti prioritari per i quali offriamo la massima disponibilità per approfondimenti sui temi e collaborazioni per l’eventuale sviluppo applicativo di quanto proposto, garantendo l’essere il tradizionale e concreto referente per il settore rappresentato”, dichiara infine l’Unas.

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