Emessa ieri sera un’ordinanza, valida sull’intero territorio regionale, tesa a limitare gli assembramenti fino al prossimo 3 aprile.
L’ha annunciato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, spiegando ai cittadini che le disposizioni anti-contagio da coronavirus erano già state assunte in parte a livello comunale. Niente più chiusura totale, almeno per il momento, per i Comuni di Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, Morciano, San Clemente e San Giovanni in Marignano per contenere il più possibile la diffusione del Covid-19 nella Provincia di Rimini.
Al fine di evitare assembramenti di persone, “sono chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici”.
L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono “consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)”.
Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, “si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione”.
Al fine di ulteriormente contrastare le forme di assembramento di persone a tutela della salute pubblica sul territorio regionale, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi del decreto ministeriale 11 marzo 2020, posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante, “è consentita lungo la rete autostradale (art 2, co. 2, lett. A del Codice della Strada) e lungo la rete delle strade extraurbane principali (art. 2 co. 2 lettera B del Codice della Strada); è consentita limitatamente alla fascia oraria che va dalle ore 6 alle ore 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie (art. 2 co. 2 lettera C del Codice della Strada); non è consentita nelle aree di servizio e rifornimento ubicate nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centri abitati”.
AL