L’appello del San Marino Green Festival per una società nuova, sostenibile, solidale, aperta

L’appello del San Marino Green Festival per una società nuova, sostenibile, solidale, aperta

 Gli organizzatori del San Marino Green Festival scrivono una lettera ai Segretari di Stato.

“On.li Segretari di Stato, 

niente sarà più come prima, si sente dire da tante parti. Ma se sarà meglio o se sarà peggio dipende da noi. La pandemia, con il suo carico di dolore e sofferenza, ci sta costringendo a riflettere sul modello di sviluppo che abbiamo intrapreso in modo così pervasivo da convincerci che fosse l’unico modo per costruire le nostre società.

Lo stop forzato, l’immobilità, la natura che beffarda si prende le sue rivincite, sono un ironico contrappasso dal quale dobbiamo ricavare lezioni importanti per non ritornare al punto di partenza ma per fare uno scatto oltre, oltre le nostre convinzioni consolidate, oltre l’egoismo personale e nazionale, oltre il business come esigenza prioritaria.

Quel prima che abbiamo perduto, visto dalle nostre clausure, mostra tutte le sfilacciature e le toppe che gli abbiamo messo nel tempo. Non possiamo non vedere i limiti di uno sviluppo irragionevolmente veloce, il rapporto ambiguo con l’ambiente, sempre invocato e continuamente depauperato, le diseguaglianze di ogni tipo, il consenso come misura e motivo di ogni azione.

Noi del San Marino Green Festival, primo firmatario di questo appello, ci siamo dati come obiettivo la crescita nella società sammarinese, nei soggetti economici e nelle istituzioni, della consapevolezza dell’importanza degli obiettivi dell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, mettendoci in rete con chi si sta già impegnando in questo senso, a partire dai territori limitrofi fino ai movimenti europei e internazionali.

Con lo strumento del festival ci siamo proposti di portare queste istanze nel territorio sammarinese, certi che di sostenibilità si dovrà parlare sempre più. I fatti recenti ci hanno dato ragione e, forti di questo, stiamo lavorando a testa bassa per raccogliere voci, raggrumare esperienze, condividere riflessioni. Benché i risultati e gli incoraggiamenti ci confortino, a questo punto non bastano più, e vogliamo sapere se anche lo Stato è dalla nostra parte, che è pronto a spendersi per una prospettiva futura basata su nuovi principi. Sappiamo bene di essere dei sognatori, ma mai come ora si impone la necessità di avere una visione, un progetto grande e luminoso che ci faccia rimboccare le maniche per costruire con gioia il dopo, che imbracci finalmente quelle idee e quelle politiche sempre al centro nelle parole e sempre disattese nei fatti.

Vogliamo un dopo incentrato sulle buone pratiche di innovazione sociale, digitale, culturale, creativa. Vogliamo perseguire realmente quegli obiettivi ben definiti dall’Agenda 2030. Vogliamo che cambi il passo: non più l’uomo al servizio dell’economia, ma l’economia al servizio dell’uomo. Vogliamo rimboccarci le maniche con entusiasmo davanti a un piano di ripresa che disegni una società nuova, sostenibile, solidale, aperta.

On.li Segretari di Stato, a ciascuno di voi chiediamo una risposta esplicita:

– volete elaborare e definire insieme a tutte le parti sociali ed imprenditoriali, le associazioni, le scuole di ogni ordine e grado, l’università, i territori a noi contigui per vicinanza e storia, il Progetto strategico di San Marino 2030 nel quale raccontare al mondo chi siamo e cosa vogliamo essere per noi e per tutta la comunità umana? 


– volete progettare e costruire una sanità che continui ad essere fondata sul principio della “salute per tutti e per tutte le età”, senza lasciare indietro nessuno, e attrezzata per affrontare quanto già sta accadendo, nonché le sfide che ci attendono? 


– volete incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, attraverso politiche di sostegno a quelle imprese e attività – oggi duramente colpite dalla crisi – a condizione che riorganizzino le loro produzioni e i loro processi produttivi in termini di efficientamento energetico e delle risorse ambientali? 


– volete predisporre e attuare progetti che contribuiscano alla ripartenza dell’economia e dell’occupazione e che consentano di accrescere la capacità di resilienza del nostro sistema rispetto agli effetti del cambiamento climatico, quali la scarsità idrica, il dissesto idrogeologico e le condizioni meteorologiche estreme? 


– volete individuare una nuova mission per il sistema bancario, rispetto alla quale promuovere la sua riorganizzazione nell’ottica di una economia etica e duratura? 
E’ questo il momento di elaborare il nostro futuro, pronti a ripartire con progetti e iniziative coerenti alla visione di una società consapevole e sostenibile. Giunti al bivio, evitiamo di ripercorrere il sentiero verso uno sviluppo che non possiamo permetterci. 


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