“Noi crediamo che tutti i segretari di Stato e consiglieri debbano essere messi nelle condizioni di poter intervenire e partecipare ai lavori consiliari”.
Questo è il pensiero di Libera sul trasferimento del Consiglio Grande e Generale da Palazzo Pubblico al Centro congressi Kursaal a causa del coronavirus.
“Siamo convinti che in questo momento la salute e la sicurezza vanno poste al primo posto di ogni priorità, ma d’altra parte la democrazia, il confronto parlamentare e il funzionamento degli organismi istituzionali non possono essere sospesi – dichiara la lista di opposizione in una nota -. Per questo motivo siamo soddisfatti che le proposte avanzate negli scorsi giorni anche dal gruppo consiliare di Libera siano state accolte e con tutte le precauzioni dovute sia stata convocata la sessione di aprile del Consiglio Grande e Generale: spazi più ampi al Kursaal per garantire il distanziamento e test sierologico a tutti. Temiamo però che la soluzione adottata ad oggi non sia pienamente efficace e non garantisca la completa partecipazione”.
L’emergenza attuale, secondo Libera, “ha ridefinito le forme del dialogo, si sono implementate le video-conferenze, l’uso dello streaming e persino le misure adottate dal governo hanno consentito la validità legale delle assemblee celebrate in videoconferenza”. Citato come esempio il Parlamento Europeo, che “lavora in questi giorni a distanza e con voto elettronico”.
Libera, infine, sostiene che “anche il nostro organo parlamentare abbia il dovere di adeguarsi a questa nuova realtà sia per garantire la piena espressione di ogni singolo membro del Congresso o consigliere, sia per tutelare la salute di tutti attraverso l’uso delle nuove tecnologie che, specialmente in tempi di Covid-19, stanno aiutando la vita quotidiana di ogni cittadino e che deve essere d’aiuto anche per le nostre istituzioni”.