San Marino. Malattia non retroattiva, beffa e discriminazione verso i primi casi Covid

San Marino. Malattia non retroattiva, beffa e discriminazione verso i primi casi Covid

Malattia non retroattiva, beffa e discriminazione verso i primi casi Covid

Le decisioni prese nei Decreti che hanno prima decurtato in maniera determinante l’indennità di malattia per poi ripristinarla, ma senza effetto retroattivo, rischiano di diventare una vera e propria beffa soprattutto verso quei malati, costretti all’isolamento e a combattere con il Covid-19, che si vedono pure sottrarre una grossa parte dello stipendio. Infatti, col Decreto Legge 62, dal 19 aprile, la malattia torna ad essere pagata a tutti con le percentuali originali, ma senza effetto retroattivo. (…) “Ritengo questa una scelta incomprensibile, una differenziazione altamente discriminatoria”. Lo afferma Laura Macina (nella foto con il marito) che ha raccontato recentemente la sua storia e che ancora si trova in isolamento domiciliare. “Avrei bisogno di intravedere un futuro adeguato per reggere le difficoltà del presente – dice – ma il futuro è delegato nelle mani di uno Stato che non intende nemmeno integrare della percentuale mancante chi, come me, nella prima fase dell’emergenza, la più difficile, si è trovato a fare i conti con questo virus”. “Sono 50 giorni oggi – racconta – che mi trovo in isolamento domiciliare, dopo 4 tamponi positivi, con una novità: adesso è positivo anche mio marito.

L’isolamento domiciliare non è come la quarantena degli altri cittadini non positivi. Isolamento significa stare chiusi nella propria stanza, mangiare das oli, essere controllati giornalmente dalla gendarmeria, dai pediatri, dai medici, dover chiedere aiuto agli altri per la spesa, per le medicine e ogni minima cosa”. (…)

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