Non si ferma il botta e risposta tra Repubblica Futura e il Segretario agli Interni, Elena Tonnini
Non vogliamo entrare nel merito delle accuse di Rete e del Segretario agli Interni Elena Tonnini, perché ne comprendiamo lo stato d’animo.
Entrambi, in ruoli diversi, sono alle prese con un difficilmente spiegabile clamoroso dietrofront rispetto a tutte le posizioni prese in passato, in primis quella a sostegno dei redditi dei lavoratori, da sempre battaglia di Rete (nella versione pre Governo, almeno).
Quindi comprendiamo le difficoltà di spiegare perché oggi che hanno obbligato i lavoratori dipendenti privati e pubblici a stare a casa col 30% della retribuzione e gli insegnanti a lavorare (sottolineiamo questa parola) prendendo il 60% di quanto gli spetta, in barba a qualsiasi contratto di lavoro. Al di la di tante parole, non un chiarimento su questo.
La nostra proposta era di una semplicità incredibile: evitare tagli così ingenti ai redditi dei lavoratori obbligati a stare a casa, per mantenerne la capacità di spesa e di consumo (indispensabili per pensare ad una ripresa economica), portando al 75% gli importi di Cassa Integrazione (per i dipendenti privati) e retribuzione ridotta (per dipendenti Pa).
E garantire il proprio reddito a chi sta lavorando, come gli insegnanti (come per tutti quelli che stanno facendo Smart working).
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