San Marino. Unas minaccia la protesta in piazza

San Marino. Unas minaccia la protesta in piazza

“O risposte alle nostre richieste di apertura o manifestazione in piazza!”.

È l’aut aut dell’Unione nazionale artigiani e piccole medie imprese della Repubblica di San Marino lanciato oggi al Congresso di Stato sulla riapertura delle attività lavorative.

“Nell’assordante silenzio alle nostre richieste di apertura, implorazioni di aiuto più che richieste, in attesa del confronto con voi e le parti sociali, che è previsto nel pomeriggio di oggi per la illustrazione di massima della bozza del testo che sarà di prossima emanazione, che ad ora non abbiamo avuto modo di accedere, siamo a vivere come sempre più probabile il timore che le realtà escluse continuino a essere escluse. Questo non va bene e non può essere!”, così si è rivolta l’associazione di categoria al Congresso di Stato e ai gruppi consiliari.

“In assenza di un riscontro certo, in cui nel decreto sia prevista l’apertura di tutte le attività, parziale e progressiva, ma tutte, anche quelle relative al settore estetica, acconciatori, barbieri, tatuaggi, lavanderie, ecc., eventualmente traslata al giorno 11, ma già prevista, invita tutti gli appartenenti alla categoria, titolari e dipendenti, lunedì 4 maggio in Piazza della Libertà a far vedere che gli operatori economici non sono numeri, ma persone, imprese e famiglie che soffrono! Tutti possibilmente con divisa da lavoro – dichiara infine l’Unas -. Tutti con mascherina, guanti e rispetto della distanza di un metro uno dall’altro. Una iniziativa per noi eclatante, ma in linea con l’esasperazione, frustrazione e disagio economico delle nostre persone. Noi non siamo per lo sciopero reale e/o fiscale … la parola ‘sciopero’ non ci appartiene… Noi siamo per la parola ‘lavoro’, e questa ci appartiene da sempre… Permetteteci di lavorare!“.

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