San Marino. Comites incontra Italia Viva sui sussidi agli italiani residenti all’estero

San Marino. Comites incontra Italia Viva sui sussidi agli italiani residenti all’estero

Il Governo italiano si accinge a sottoporre al Parlamento un decreto contenente ulteriori misure di sostegno a lavoratori e imprese per aumentare la loro resilienza e preparare al meglio la fase di ripresa e che dovrebbe stanziare 55 miliardi di Euro per aiutare il Paese a ripartire.

Lo scrive il Comites San Marino, riportando le parole dei deputati Massimo Ungaro e Marco Di Maio: «Un intervento poderoso, senza precedenti e necessario per sostenere l’economia italiana» – hanno infatti dichiarato i parlamentari di Italia Viva eletti alla Camera dei Deputati rispettivamente nella Circoscrizione Estero-Europa e nel collegio uninominale di Forlì-Faenza, durante l’incontro avvenuto ieri con Alessandro Amadei, vicepresidente del Comites San Marino, in videoconferenza direttamente da Palazzo Montecitorio.
«È evidente – hanno proseguito i due parlamentari- che dopo uno shock come quello subìto negli ultimi mesi e che ci si augura non si protragga anche nel 2021 le famiglie avranno bisogno di aiuti straordinari e l’economia necessiterà di un congruo periodo di rilancio durante il quale misure restrittive di politica fiscale sarebbero controproducenti».
A tal proposito Massimo Ungaro ha ricordato ad Alessandro Amadei di avere presentato un ordine del giorno al Governo italiano per estendere il reddito di emergenza anche ai cittadini italiani iscritti all’Aire che sono disoccupati e che non hanno tutele all’estero.
Tale provvedimento si andrebbe ad aggiungere al Decreto Cura Italia con il quale era già stato previsto un potenziamento dell’assistenza ai cittadini italiani all’estero in situazione di difficoltà finanziaria.
Durante la videoconferenza i due parlamentari hanno anche rivolto un appello al Governo Italiano, affinché non si dimentichi di San Marino e della comunità italiana residente, considerata l’amicizia e la fratellanza che contraddistingue da anni i rapporti tra i due Stati e considerato che il 33% dell’intera forza lavoro di San Marino è costituito da lavoratori frontalieri italiani”.

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