Covid: il turismo pagherà il prezzo più alto
La Camera di Commercio prevede per il 2020 una riduzione del 7,7% della richezza prodotta nel Riminese
MANUEL SPADAZZI – Quanto peserà l’emergenza Covid-19 sull’economia riminese? Almeno un miliardo di euro, secondo le previsioni più ottimistiche, e sempre che il turismo riesca a ripartire e a contenere i danni. È uno scenario apocalittico quello dipinto dalla Camera di Commercio, che ha analizzato gli effetti del lockdown nel Riminese fino a oggi e stimato cosa potrebbe accadere da qui a fine anno. Per il 2020 si prevede una diminuzione del 7,7% della ricchezza prodotta dal sistema economico riminese. Un calo che è superiore, in percentuale, sia a quello dell’Emilia Romagna (-7%), sia del resto d’Italia (-6,5%). A parte l’agricoltura e il comparto alimentare, non ci sono settori che si salvano dalla crisi. Per l’industria manifatturiera di stima un calo del 13,7%, per l’edilizia dell’11,3%, per le imprese dei servizi del 6,6%. La quota delle imprese in crisi di liquidità è stimata intorno al 29%, ma potrebbe salire fino al 35% alla fine dell’anno. Ristoranti, bar e hotel sono tra le attività più colpite. Per il turismo, nella migliore delle ipotesi, il calo sarà del 40%. Sulla base di queste stime, la ricchezza prodotta dal Riminese scenderà da oltre 9 miliardi a 8,2 miliardi. Il valore aggiunto procapite passerà, secondo le previsioni, dai 26.900 euro nel 2019 a 24.700 euro. Nell’industria l’export calerà dell’11,4%, più che nel resto della regione (-9,9%) e in Italia (-10,3%). Sarà un bagno di sangue per i lavoratori. La disoccupazione passerà dall’8% dell’anno scorso al 9,6% almeno. I redditi caleranno in media dell’1,3%, e le famiglie ridurranno drasticamente i loro consumi del 6,3% annuo, dopo un aumento dell’1,5% registrato l’anno scorso. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino