L’appello del mondo della notte: “Discoteche aperte a luglio. Siamo pronti a ripartire”
MARIO GRADARA – “Chiediamo di poter aprire discoteche e locali da ballo entro luglio, senza piste per garantire il distanziamento, potenziando l’offerta ristorativa che già molti offrono e potenziando spettacoli e intrattenimento, con ingressi contingentati e controlli puntuali sulla sicurezza. Il rischio, se no, è che dilaghino i locali abusivi e le situazioni ad alto rischio per i ragazzi”. La richiesta viene da Gianni Indino, presidente provinciale e regionale del Silb, Sindacato italiano locali da ballo. Sul piatto “Disco Inferno”: 45 locali del Riminese chiusi, e senza prospettive. Senza pista da ballo un dancing o una disco non viene meno alla propria mission? “In effetti, purtroppo, è così. La natura dei nostri locali è quella di favorire gli incontri, ridurre le distanze. Si tratta di uno snaturamento, che ci auguriamo duri meno tempo possibile. Ma è il male minore”. Situazione complicata? “Drammatica. Su di noi è calato il sipario il 23 febbraio, non si sa quando si riapre, né se saremo messi in condizione di farlo. Ma lo chiediamo con forza”. Altrimenti? “Il rischio molto concreto è che, nel caso di riapertura a settembre, il 20 per cento dei locali non riapra affatto. Numero che salirebbe al 70 per cento in caso di riapertura nel 2021”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino