Le prostitute: “Il lockdown è finito anche per noi”
ALESSANDRA NANNI – Lunedì riaprono tutti, anche le prostitute. Mentre bar, ristoranti e negozi stanno approntando tavolini e vetrine, le lucciole che stazionano sui marciapiedi riminesi annunciano che la stagione ripartirà anche per loro. Molte della ragazze hanno già contattato gli avvocati, per sapere come devono comportarsi in tempi di Covid-19. Magari vedremo anche loro in mascherina e guanti. “Io esco, costi quel che costi – dice una giovane romena –. Non posso più permettermi di stare in casa, sono indietro con i pagamenti”. E già, perchè anche loro hanno affitti e bollette, e il coronavirus le ha messe a terra. Con le sanzioni e i controlli a tappeto, nessuna di loro si è azzardata a mettere il naso fuori. Qualcuna ha lavorato tra le quattro mura di casa, ma i clienti che hanno provato ad andarci, come il riccionese con il trans, è stato subito pizzicato dai Carabinieri. Sicuramente c’è stato chi è riuscito a passare le maglie fitte delle divise, ma sono comunque pochissimi. Se non altro per la paura del contagio, hanno rinunciato al ‘vizietto’, ma c’è da scommettere che appena le ragazze torneranno in strada, ricomincerà la rumba. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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