La retribuzione dei dipendenti della Pubblica amministrazione, degli enti statali o a partecipazione statale, delle Aziende autonome di Stato, dell’ISS, del Tribunale e di Banca centrale avrà una nuova componente legata al risultato.
A proporlo è il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti all’interno dell’assestamento di bilancio depositato nei giorni scorsi in attesa di discussione nel Consiglio di giugno.
Nell’articolato è scritto che la nuova retribuzione dovrà prevedere “parametri oggettivi di valutazione della prestazione” e “non potrà mai superare il cinquanta per cento della retribuzione di base”.
In questo modo potrà essere superato il tetto massimo di 100.000 euro annui lordi, comprese indennità e consulenze ed escluso del trattamento di fine rapporto, introdotto con referendum nel 2016.
Nella relazione al pdl il Segretario Gatti specifica che la proposta ha l’obiettivo di “incentivare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, che devono essere certi, oggettivi e determinabili”.
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