Delibera da 130mila euro per Standard & Poor’s
ANTONIO FABBRI – Con delibera immediatamente esecutiva, la numero 11 del 18 maggio scorso, il Congresso di Stato ha deciso di ingaggiare un’altra agenzia di rating, per fare valutare lo “stato di salute” economico-finanziario dello Stato di San Marino. In sostanza la sua solvibilità. Perché c’è bisogno di un’altra agenzia di rating? Non bastava Fitch che, tra l’altro, in piena emergenza coronavirus ha declassato il Titano? Evidentemente no. Non bastava perché per piazzare titoli del debito pubblico sul mercato, come appare essere l’intenzione dell’esecutivo alla luce del progetto di legge di assestamento di bilancio, già depositata e che entrerà in prima lettura nel prossimo Consiglio che si apre il 27 maggio, occorrono i report di almeno due agenzie di rating. O meglio, la sola relazione di Fitch, non basta alle banche d’affari per piazzare i titoli sui mercati internazionali. (…)
Il primo passo sarebbe proprio avere un ulteriore rating oltre a quello di Fitch. Valutazione richiesta a “Standard&Poor’s” che, come da delibera, costerà allo Stato 130mila euro per il primo anno.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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