Prestiti alle imprese, gatti: “Criteri massimi di garanzia”
Prima la propaganda, adesso il realismo. La propaganda diceva: prestiti alle imprese da parte delle banche con la garanzia dello Stato. Il realismo dice: lo Stato non può garantire per chi verosimilmente non potrà restituire alle banche quanto prestato. Risultato: i prestiti, con garanzia statale, li otterrà chi potrà comunque garantirne la restituzione. Più o meno come prima. A confermarlo, nella sostanza, è il segretario alle Finanze, Marco Gatti, nel suo intervento nel Consiglio Grande e Generale di ieri. “Io credo che gli amministratori devono tenere conto di questo: i soldi che devono essere pagati in caso di inadempienza sui prestiti concessi sono della comunità. Quindi la responsabilità ci impone di dare quei soldi con dovizia di attenzioni. La legge deve dare dei criteri massimi di garanzia. Stiamo approntando un programma che dovrebbe in automatico, nel momento della richiesta, dare già tutti i parametri. Ci sono sicuramente delle casistiche in cui l’imprenditore non ce la farà, ma noi dobbiamo mitigare questo rischio, dobbiamo fare bene la fase istruttoria. Le banche stanno facendo bene questo lavoro, le domande stanno iniziando ad arrivare, e lo stanno facendo con oculatezza. Non è uno strumento che ha delle difficoltà applicative, ma è uno strumento che ha delle garanzie per lo Stato. Stiamo informatizzando il sistema. Non c’è una difficoltà oggettiva nella norma, ma una necessità di tempo per fare una analisi oggettiva della continuità aziendale. Mi impegnerò a coinvolgere di più l’opposizione in questo processo a partire già da oggi”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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