È avvenuto ieri un confronto virtuale tra Usl e segreteria Finanze sulla variazione al bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2020.
Lo fa sapere l’Unione sammariense dei lavoratori, spiegando in una nota di aver ribadito al segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, “la necessità di reperire liquidità e risorse finanziarie per il rilancio dell’economia, per investire nello sviluppo e attrarre imprese, temi che sono strettamente collegati con il rilancio del sistema bancario, aspetti sui quali fino a questo momento, vista anche l’emergenza sanitaria, non è stato attuato un vero dibattito”.
Riguardo gli attivi di Cassa di Risparmio e l’acquisizione delle azioni della Banca nazionale sammarinese da parte dello Stato, entrambi ritenuti dal sindacato “molto importanti in quanto preordinati a incidere in maniera determinante sul bilancio dello Stato e sul sistema bancario”, l’Usl dice di aver chiesto a Gatti “chiarimenti e delucidazioni, manifestando la necessità di gestire queste operazioni con la massima attenzione e cautela, facendo scelte ponderate e sostenibili per il nostro Paese”.
Sulla possibilità di emettere titoli del debito pubblico da collocare sul mercato internazionale fino a un massimo di 500 milioni di euro, Usl afferma di aver espresso “preoccupazione per l’ulteriore aumento del debito pubblico” e “perplessità rispetto alla capacità del Paese di rifondere gli interessi e, al tempo stesso, sulle insufficienti risorse che saranno probabilmente destinate al fondo di rilancio visto che gran parte verranno impiegate quasi esclusivamente per pagare interessi e disavanzi di bilancio”.
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