San Marino. Scontro al Kursaal sulla variazione del bilancio

San Marino. Scontro al Kursaal sulla variazione del bilancio

È partito ieri in Consiglio il dibattito sul progetto di legge relativo alla variazione del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2020.

Lo riporta San Marino News Agency nel proprio report sui lavori della nuova sessione consiliare.

“È fondamentale che le risorse non vadano disperse nella spesa corrente”, ha affermato Alessandro Bevitori (Libera) che ha poi ricordato che “il debito estero è stata una delle principali motivazioni che ha portato all’interruzione della precedente legislatura”. Quanto al reperimento di risorse, “la miglior soluzione, se la politica dimostrasse responsabilità, sarebbe la creazione di un fondo supportato da Paesi amici”.

“Nel momento in cui devono essere fatte delle riforme, dovranno essere fatte senza produrre effetti devastanti: andrà preservata la giustizia sociale”, è stato l’avvertimento di Gerardo Giovagnoli (Npr), che ha subito dopo rilanciato il tema “dell’adesione all’Ue”.

Per Maria Katia Savoretti (Rf), “l’articolo 4 è un passo indietro. Viene smantellata una cosa buona per il nostro Paese, annullando tutti i Cda”.

“Il rilancio economico del Paese deve passare per un progetto sistemico e una riscoperta dell’identità sammarinese”, è stata la posizione assunta da Carlotta Andruccioli (Domani–Motus Liberi).

“Quello sull’indebitamento non è un articolo in bianco, ma un articolo che dà mandato al governo di disporre dei decreti delegati”, ha detto Alessandro Cardelli (Pdcs) che ha poi aggiunto: “Non possiamo accedere al mercato dei capitali senza fare le riforme”.

Sul tetto degli stipendi, è intervenuto Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete), il quale ha ricordato che il referendum del 2016 era “stato fatto in un periodo in cui c’era una elargizione fantasiosa di stipendi al di sopra dei 100mila euro legata a nessun tipo di merito o risultato. C’è stata una gestione della spesa pubblica vergognosa”.

Marika Montemaggi (Libera) ha chiesto maggiori informazioni sul tema del debito estero: “Si parlava di una grande banca americana. Sembrava si fosse arrivati a un veloce accordo e vorremmo capire se effettivamente è così”. Poi la critica all’articolo 4: “Spoil system non vuol dire fare man bassa degli enti partecipati”.

“La strada deve essere quella di collaborazioni importanti. Con la Banca d’Italia e la Bce in primis”, ha commentato Matteo Rossi (Npr).

“Mi sfugge la logica di questa operazione”, ha affermato Nicola Renzi (Rf) a proposito delle acquisizioni del pacchetto azionario di Banca nazionale sammarinese. Infine, una frecciata a Rete sull’indebitamento con l’estero: “In passato abbiamo assistito a dichiarazioni che dicevano che si sarebbe portata la gente in piazza per scongiurare questa forma di indebitamento”.

Leggi il resoconto della seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Grande e Generale 

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