Rimini. Hotel, segnali di speranza per il turismo

Rimini. Hotel, segnali di speranza per il turismo

Hotel, segnali di speranza per il turismo

Carasso: «Per luglio e agosto molte richieste. Se riaprono le frontiere contiamo di avere anche il ritorno degli stranieri»

«Siamo della Lombardia, vorremmo prenotare una vacanza, ci prendete?». E’ l’incredibile domanda che si stanno sentendo fare tanti albergatori riminesi. «Io sono lombardo anche se gestisco hotel a Rimini da vent’anni – spiega Giammario Ferrari, titolare di Principe di Piemonte, Little e Nelson -, e mi sono venuti i brividi. Ovviamente ho risposto sì: ‘benvenuti lombardi’». «Tanti ci contattano dalla Lombardia – fa eco Ivan Neri, direttore hotel Alantic e hotel Nautic, a Riccione -, domandano: ‘ci volete?’ A braccia aperte». Ma la riviera di Rimini non ha schierato ancora tutte le sue armi. Gran parte degli hotel è ancora chiuso. «Nel ponte sono stati un centinaio tra alberghi e residence turistici aperti – spiega la presidente Aia Patrizia Rinaldis -, situazione tranquilla, turisti emiliani felici del ritorno sulla sabbia dopo il lockdown (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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