«Così Fabio Bollini mi ha salvato la vita»
Lo speleologo rimasto bloccato in grotta per tre giorni ringrazia l’amico sammarinese
«Quando sei sotto terra pensi solo a razionare la luce del casco e il cibo, perché non sai quanto tempo i soccorritori impiegheranno a tirarti fuori o quello che potranno trovare sopra la tua testa. Ma non ho mai voluto pensarci e, anche quando ho parlato con la mia famiglia, ho cercato di rassicurarli e di non perdere il sorriso». Dopo quattro giorni sotto terra una delle prime che Alessandro Cegna ha voluto fare quando è stato riportato in superficie dagli uomini del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco, è stata una foto con il suo «salvatore», il compagno di spedizione Fabio Bollini. «Gli devo la vita perché se non fosse stato per lui che, quando mi ha visto in affanno durante la risalita, mi ha detto torniamo al campo base – racconta Cegna –, non so dove sarei oggi». (…)
Tratto da Il Resto del Carlino
——