È stata analizzata la guida provvisoria pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità in merito ai criteri di guarigione dal coronavirus.
Lo dice il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie, spiegando in una nota che il documento dell’Organizzazione mondiale della sanità “aggiorna le raccomandazioni sui criteri di dimissione dei pazienti Covid-19 dall’isolamento sostenendo che, alla luce del quadro epidemiologico attuale, non sussiste più la ‘necessità di ripetere il test molecolare’ per dichiarare la guarigione”.
L’Oms “lascia tuttavia a ogni paese la possibilità di ‘scegliere di continuare a utilizzare i test come parte dei criteri di rilascio; in tal caso, è possibile utilizzare la raccomandazione iniziale di due test negativi a distanza di almeno 24 ore”. Criterio, questo, “utilizzato fin dall’inizio dell’epidemia da parte della Repubblica di San Marino”.
Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie, “in attesa della valutazione da parte del Comitato tecnico scientifico italiano, dopo attenta valutazione e riflessione”, ha voluto ribadire “la validità dei criteri finora utilizzati, concordando di mantenerli per la dichiarazione di guarigione dal virus, per i 24 casi ancora positivi registrati sul territorio”.
Una decisione “giustificata dal criterio di precauzione e che mira a garantire la presa in carico del paziente”.
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