Annegato per una buca in mare, aperta indagine per omicidio colposo
L’annegamento di un 69enne riminese lo scorso 24 giugno, all’altezza del bagno 27, non è stata una tragica fatalità ma la conseguenza di un comportamento colposo dei responsabili del cantiere marino. Lo sostiene una denuncia presentata dall’avvocato che rappresenta la famiglia dell’uomo e sulla base della quale la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il pericolo dello specchio di mare antistante i bagni che vanno all’incirca dal 26 al 32, a Marina Centro, era già stato segnalato a vari livelli anche dai marinai di salvataggio. Perchè non c’è stato solo un decesso, ma tanti interventi giornalieri dei marinai di salvataggio che hanno evitato il peggio ai bagnanti inconsapevoli del pericolo. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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