Rimini. Dopo che c’è scappato il morto mettono il divieto di balneazione

Rimini. Dopo che c’è scappato il morto mettono il divieto di balneazione

Dopo che c’è scappato il morto mettono il divieto di balneazione

Le anomalie segnalate già l’anno scorso. Il figlio della vittima: «L’appello è servito, ma per mio padre è tardi».

ANDREA ROSSINI. L’allarme lanciato nei mesi scorsi dagli addetti ai lavori sulla formazione di correnti anomale davanti al cantiere dell’Hera era stato ignorato, ma dopo la morte di un uomo, l’apertura di un’inchiesta e l’appello del figlio al Corriere ieri qualcosa si è mosso. Il sindaco Andrea Gnassi ha firmato un’ordinanza che vieta «la balneazione nello specchio d’acqua prospiciente gli stabilimenti balneari numeri 27, 28/A e 28 a partire da circa 51 metri dalla riva e fino a 200 metri dalla stessa. Il cartello di divieto è stato piantato ieri pomeriggio ed è anche un punto fermo rispetto alle polemiche dei giorni scorsi aperte con la presentazione di un esposto da parte dei familiari di Leandro Moretti, l’uomo che in quel tratto di mare è annegato il 24 giugno scorso, nonostante fosse in buona salute e sapesse nuotare.  (…)

Tratto dal Corriere Romagna

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