San Marino. La crisi economica di San Marino, Pietro Saccò

San Marino. La crisi economica di San Marino, Pietro Saccò

Il caso. La crisi economica di San Marino

La piccola Repubblica prepara la prima emissione di un bond internazionale; il suo sistema bancario non si è mai ripreso dalla stretta del governo Berlusconi sui flussi di denaro e sui conti sospetti

Pietro Saccò mercoledì 8 luglio 2020

Da tempo San Marino non è più il “paradiso fiscale” degli italiani. La stretta decisa dall’ultimo governo Berlusconi dopo lo scoppio della crisi del 2008 ha avuto i suoi effetti sulla microscopica repubblica incastrata tra Romagna e Marche: il trasferimento di denaro dall’Italia si è interrotto e con lo scudo fiscale nel giro di tre anni dai conti delle banche e delle fiduciarie sammarinesi sono usciti più di 5 miliardi di euro, cioè quasi la metà della loro intera raccolta.

Da allora l’economia di San Marino è entrata in una crisi da cui non si è più saputa riprendere. Il Pil è ancora sotto di quasi 40 punti percentuali rispetto ai livelli del 2008, il sistema bancario, che assieme al turismo rappresenta la quasi totalità dell’economia sammarinese, è in difficoltà. Su 2.636 miliardi di euro di crediti lordi delle 13 banche del Paese, scrive la Banca di San Marino nel suo ultimo bollettino trimestrale, quelli “dubbi” sono il 61,9%, mentre le sofferenze sono al 30,4%. La Cassa di Risparmio di San Marino, controllata dallo Stato, ha bisogno di una ricapitalizzazione da 455 milioni di euro. Il governo si è impegnato a portarla avanti nel giro di 25 anni.

È in questo contesto complicato che si è inserita la pandemia. (…)

Leggi l’articolo integrale di Pietro Saccò pubblicato ieri, mercoledì 8 luglio 2020 su Avvenire.it

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy