Cattolica. Super blindato il Bikini

Cattolica. Super blindato il Bikini

“Questi ragazzini sono capaci di tutto”

Parla uno dei gestori del Bikini: il locale viene preso d’assalto ogni sera ma ha messo in campo eccezionali misure di sicurezza

“Vedo fare delle cose a dei ragazzini di 17 anni che se lo fanno i miei figli…”. Ferdinando Bianchini è l’amministratore della società che gestisce il Bikini, un locale ogni sera preso d’assalto dai ragazzi, ma super blindato dai titolari che lavorano in stretto contatto anche con le forze dell’ordine. “Più di così proprio non possiamo fare – dice quasi sconsolato dopo avere saputo della presunta violenza avvenuta nella spiaggia libera –. Cerchiamo di essere esemplari, ma c’è in giro una gran maleducazione e aggressività”. A cominciare da mezzanotte, il locale sulla spiaggia di Cattolica è meta di vera e proprie masse di giovani. Maggiorenni e minorenni che per entrare farebbero carte false. Una marea umana e scalpitante, ma proprio per le eccezionali misure di sicurezza messe in campo dai gestori, riescono a tenere tutto sotto controllo. O quasi. Certo non la ragazzina che qualche sera fa respinta all’ingresso, pur di entrare si è arrampicata sulla recinzione, con il risultato di procurarsi una brutta ferita a una mano. Per non parlare poi della mamma di turno. È andata al Bikini ad accompagnare il figlioletto, ma quando all’ingresso hanno fatto l’etilometro al ragazzino e scoperto che aveva già un tasso alcolico di 0,25, gli hanno vietato l’ingresso. La signora ha fatto il diavolo a quattro, invece di prendersela con il figlio che aveva già cominciato a bere ancora prima di entrare, si è scagliata contro i gestori che non volevano farlo entrare. Niente da fare, ha dovuto fare dietrofront insieme al pargoletto. Oltre all’etilometro che vieta l’ingresso a chi supera un tasso alcolemico di 0,22 (e ne rimandato indietro parecchi), alla sbarra del locale c’è anche il termoscanner, il metal detector e una schiera di agenti della sicurezza. “Tutta l’area è perimetrata per tre parti – spiega Bianchini – e coperta di telecamere, così come i bagni vicini con cui siamo in stretto contatto. Ci sono 23 persone addette alla sicurezza, 10 steward, una guardia armata nel parcheggio e un’ambulanza della Croce Rossa. Siamo supportati molto anche dai Carabinieri che fanno la ronda ogni ora. All’interno del locale problemi per fortuna non ne abbiamo avuti, ma abbiamo messo in campo di tutto: l’unico modo per restare aperti”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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