“Costretto a licenziare metà dei dipendenti”
Non si ferma la rabbia dei gestori delle discoteche della Riviera. il Silb annuncia il ricorso al Tar del Lazio contro la chiusura
ALESSANDRA NANNI – “Sarò costretto a ridurre il personale almeno del 50 per cento, ma apro lo stesso, e sennò come faccio, ho forniture per decine di migliaia di euro”. Tito Pinton, titolare del Musica, è solo uno dei tanti gestori di discoteche con i capelli dritti dopo il decreto ministeriale che ha messo le piste da ballo “fuorilegge”. Il Silb annuncia il ricorso al Tar del Lazio, ma è con le prossime ore che i discotecari dovranno fare i conti, in tutti i sensi. Nel frattempo i sindaci di Rimini e Riccione, come al solito si “sfidano” a distanza. “È un provvedimento insensato – tuona Pinton – pensato solo per fare propaganda politica. Il fatto è che non c’è un fondamento sanitario dietro questa decisione. Qui è dal 16 di giugno che ballano e siamo il 16 di agosto, dove stanno tutti ‘sti contagi? Se ci fosse davvero un problema sanitario, sarei il primo ad alzare le mani. Adesso scappa fuori che possiamo fare musica, bar e ristorante. Cosa faccio? E ovvio che apro lo stesso, ma mando a casa metà della gente”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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