Nòt Film Fest, prima giornata tra talenti del territorio, musica e nuove concezioni femminili

Nòt Film Fest, prima giornata tra talenti del territorio, musica e nuove concezioni femminili

Giovedì 27 agosto, prima giornata del Nòt Film Fest, il festival del cinema che per la terza volta porta a Santarcangelo film e registi indipendenti da tutto il mondo.

Quest’anno i film in programma sono 118, 50 in più rispetto all’edizione 2019, e vengono da 32 paesi differenti; capire le storie ed emozionarsi con queste però non è difficile, perchè oltre ad essere sottotitolati in italiano i film in concorso sono provocanti, attenti, pensati e realizzati per far riflettere il pubblico su tematiche di rilievo che non sempre trovano spazio nelle grandi sale cinematografiche.

Come previsto per tutti i giorni del festival, si è inizia la mattinata con due talk: alle 10:30 Filippo Moretti, giovane compositore romagnolo formatosi al conservatorio di Cesena Bruno Maderna, che racconta con esempi concreti quanto la musica nel cinema sia importante quanto la sceneggiatura.
“La musica amplifica il film”, dice Filippo Moretti e aggiunge che è “un linguaggio a sé stante comprensibile attraverso il subconscio”. Attraverso scene tratte da film quali “Indiana Jones e “L’ultima crociata” di Steven Spielberg e “Spider-Man 2” di Sam Raimi, Filippo Moretti spiega quanto la musica contribuisca a costruire un film e a delineare le diverse emozioni e i vari personaggi. “La musica è ritmo” dice anche, ed ecco che spiega al pubblico il lavoro che svolge per per comporre la colonna sonora di un film.

Alle 11.45 c’è stato il workshop “Scrivere un film con Fabula Deck”. Andrea Binasco e Matteo di Pascale sono i fondatori di Sefirot, casa editrice indipendente che crea strumenti pensati per stimolare la creatività. Fra questi è stato presentato “Fabula”, un kit di 40 carte che, dicono i creatori, “insegna come strutturare una storia sulla base del Viaggio dell’Eroe di Vogler e della Struttura a tre Atti”. “Ogni carta è una scatola” dice Matteo di Pascale “che può essere riempita, anche usando dei semplici post-it”. Alla fine della presentazione del kit, sono stati organizzati dei gruppi di lavoro per la stesura di 5 cortometraggi con l’utilizzo delle carte Fabula e che impegnerà gli avventori per tutta la durata del festival.

Alle 15:00 ecco le proiezioni dei film in concorso: per la giornata di apertura abbiamo avuto la sezione dei corti internazionali, con 8 prime europee e una mondiale, “The White Wall” (MX).

Si prosegue alle 17.00 con una sezione interamente dedicata ai talenti emergenti del nostro territorio chiamata appunto “Emilia Romagna Docs” con i documentari “Pi Amuri o Pi Raggia” di Fabrizio Raggi e la prima mondiale “The childhood experience” di Valentina Olivato. Entrambi i registi erano presenti in sala. Fabrizio sceglie di raccontare una realtà quasi dimenticata, quella dei cantastorie siciliani, mentre Valentina racconta la storia di una famiglia bolognese e del suo modello educativo libertario. Di fronte alle perplessità, sono gli stessi ragazzi presenti in sala a difendere l’educazione ricevuta: “Ogni giorno c’è un nuovo modo di imparare” dice Miranda e le fa eco anche Ines, la sorella maggiore: “Non ci pesa non andare a scuola, abbiamo possibilità di fare nuove amicizie in altro modo”.

Le proiezioni del pomeriggio si sono concluse alle 18.00 con confini femminili, una serie di corti che esplora la condizione e il concetto di donna attraverso gli occhi di filmmaker di differenti culture e paesi. Dagli USA alla Norvegia e all’Iran passando per il Giappone si intrecciano 2 prime europee (“Woman screaming in a car” e “Woman of the photographs” e una italiana (“The Manchador”) che portano a Santarcangelo una celebrazione di tutte le sfumature del femminile.

All’ora dell’aperitivo è stato inaugurato il Castle Bar, il luogo di ritrovo dei creativi e di tutti gli affezionati al Nòt Film Fest, gestito dal Cucinino di Santarcangelo e che ospita il food truck di Franceschetta58, il bistrot dell’Osteria Francescana. Qui l’attore Luca Guastini leggerà per 4 giorni le sceneggiature in lingua originale di film, che sono partiti come produzioni indipendenti per poi riscuotere grande successo nel panorama mainstream. Si è dato il via agli appuntamenti con il Premio Oscar per la miglior sceneggiatura “JoJo Rabbit” di Taika Waititi, nella sua scrittura originale risalente a tre anni prima dell’effettiva realizzazione del film.

Quello che viene dopo è un turbinio di colori, riflettori e risate: si inizia ufficialmente il festival con la cerimonia di apertura. Sul red carpet hanno sfilato filmmaker, attori, giornalisti, volontari e ovviamente i fondatori della manifestazione Noemi Bruschi, Alizé Latini e Giovanni Labadessa, che si impegnano affinché tutti si sentano a proprio agio e possano vivere il festival nel clima di comunità creativa che lo caratterizza. Quest’anno è particolarmente importante per il festival, che al suo terzo anno di vita ha voluto comunque esserci rispettando tutte le norme di sicurezza, come il red carpet 5×30 e i posti limitati in sala.
Proprio sul red carpet hanno fatto la loro prima apparizione anche i giudici, tra cui Sandra Lipski, Luca Scarcella, Stefano Cipani, Luca Severi, Anna Pennella e Peter Baxter, presidente di giuria, che ha introdotto e presentato i film proiettati all’arena allo Sferisterio: Zombies (Congo) video musicale del visionario Baloji; Beats (Scozia) lungometraggio provocante e ribelle di Brian Welsh che racconta la storia di due amici che vogliono partecipare a un rave nella Scozia proibizionista degli anni 90.

Dopo le proiezioni serali ci si è spostati di nuovo al Castle bar, questa volta per rilassarsi, chiacchierare e ascoltare i concerti e ballare con i dj set curati da Kadesh & G che saranno presenti tutte le sere fino all’1:30. Ad aprire la serie, troviamo g.em, giovane cantautrice indipendente romagnola che presenta i suoi brani accompagnandosi al piano o all’ukulele.

Tutti i film menzionati e in concorso sono disponibili dal 27 al 30 agosto su NOTSTREAM, la piattaforma streaming tutta italiana del cinema indipendente creata dal Nòt Film Fest.

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